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Fonti fossili: Greenpeace chiede al G7 maggiore indipendenza

Fonti fossili(Rinnovabili.it) – Anche il Pincio è oggi protagonista del G7 romano. Mentre i Ministri dell’energia del mondo sono riuniti nella Capitale gli attivisti di Greenpeace non hanno perso tempo cogliendo l’occasione per mostrare dalla terrazza che si affaccia su Piazza del Popolo uno striscione con scritto “G7: go renewable, go clean & independent”. Con questo appello i rappresentati dell’Associazione ambientalista hanno voluto ricordare l’importanza dello sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica come soluzione unica all’aumento dell’indipendenza energetica dei paesi.

Tra gli argomenti chiave della due giorni romana l’importanza, in un momento di profonda crisi per l’Ucraina, della riduzione della dipendenza dalle importazioni di gas, petrolio e carbone cercando di guardare a nuovi mercati come il Nord America, il Caucasao e il Medio Oriente cercando anche di puntare sullo shale gas.

 

“Chiediamo che con la riunione del G7 di oggi, a Roma, si compia il primo passo per porre fine alla dipendenza dalle fonti energetiche sporche e nocive” afferma Andrea Boraschi, responsabile della campagna Clima ed Energia di Greenpeace Italia. “Il nucleare e le fonti fossili sono la causa dell’insicurezza energetica che minaccia la nostra economia: dunque non possono essere la soluzione. Tutti i sondaggi disponibili dicono che i cittadini europei esprimono uno schiacciante consenso allo sviluppo delle rinnovabili. È ora che i leader politici smettano di obbedire alle pressioni delle grandi lobby dell’energia e comincino a dare risposte concrete alle richieste dei cittadini”.

 

Puntando sul gas scisto vanno però considerate tutta una serie di problematiche ambientali che ancora e non si è certi valga veramente la pena visto che i primi benefici si inizierebbero a vedere non prima del 2030. Per questo la Commissione Europa ha calcolato che per anche un minimo sviluppo delle fonti rinnovabili sarebbe già di grande aiuto nella riduzione del 29% della dipendenza dalle fonti fossili russe entro il 2030 e del 54 per cento al 2050.

Per tutte queste ragioni i rappresentanti di Greenpeace stanno chiedendo ai leader del G7 di promuovere la stabilità e la sicurezza energetica attraverso un piano di sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza puntando anche sull’incontro previsto per settembre al quale sarà presente anche il Segretario Generale Onu Ban Ki-Moon.

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