Rinnovabili

Fondo Kyoto, la corsa al click

Oltre 7000 accessi, 605 domande, 60 milioni di euro richiesti. Il tutto in solo due ore. Questi i numeri che in pochissimo tempo hanno segnato l’apertura formale del primo Ciclo di Programmazione del Fondo rotativo per Kyoto. L’Applicativo web per la gestione informatizzata delle fasi di raccolta delle domande – accessibile dal sito Internet della Cassa depositi e prestiti – è stato attivato lo scorso venerdì a mezzogiorno registrando da subito un interesse vivo e proattivo nei confronti di quello che il Governo non ha esitato a definire lo strumento adatto a “trasformare il sistema energetico italiano”; alle ore 14.00 erano, infatti, già completamente prenotate le risorse di 18 su 21 dei plafond regionali destinati ad interventi nelle energie rinnovabili.

I potenziali beneficiari della prima tranche da 200 milioni di euro si sono avvalsi nella piattaforma della Cassa vengono descritte le caratteristiche del Fondo e le funzioni dell’applicativo, accorciando i tempi di risposta e assicurando un’efficace e tempestiva circolazione delle informazioni fra i diversi attori dell’iniziativa. A inaugurare il ‘click day’ – che terminerà la Calabria e più precisamente un cittadino del Comune di Drapia, in Provincia di Vibo Valentia, che ha presentato domanda per un intervento sul fotovoltaico. Il prestito avrà un tasso di interesse dello 0,50%, una durata variabile da 3 a 6 anni per i privati, estesa a quindici anni per i soggetti pubblici. E soprattutto sarà rotativo, ovvero in grado di autoalimentarsi nel tempo attraverso le rate di rimborso delle erogazioni maggiorate dagli interessi.

“Una risposta – commenta il ministro dell’Ambiente Corrado Clini – che conferma la grande voglia di economia verde che c’è nel nostro Paese e la validità della formula del fondo rotativo, che consentirà l’erogazione di centinaia di finanziamenti in direzione dell’efficienza energetica, delle energie pulite e della sostenibilità ambientale. Un apprezzamento alla capacità organizzativa di CDP, che anche in questa iniziativa ha confermato i suoi livelli di eccellenza al servizio dell’innovazione e dei territori”.

Le risorse del Fondo verranno ripartite per misure e per aree regionali (nord, centro e sud), agevolando esclusivamente i nuovi investimenti in beni immobili, in motori elettrici, in processi industriali, in ricerca e sviluppo, in gestione forestale sostenibile la cui effettiva realizzazione abbia avuto avvio dalla data di entrata in vigore del Decreto Kyoto (22 aprile 2009). Nel dettaglio sono ripartite su base regionale le risorse relative alle misure che prevedono interventi su beni immobili (edifici, terreni e altro come definito all’articolo 812 del C.C.), quali:

a. installazione di impianti di microcogenerazione diffusa ad alto rendimento elettrico e termico;

b. installazione di impianti di piccola taglia per l’utilizzazione delle fonti rinnovabili per la generazione di elettricità e calore;

c. installazione di impianti per l’incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia nei settori civile e terziario.

Nel primo Ciclo di Programmazione, le risorse per le misure microcogenerazione diffusa, rinnovabili e usi finali (per un totale di 165 milioni di euro) sono state assegnate alle Regioni e Province autonome riconoscendo, per ciascuna di esse, una quota fissa ed una quota variabile. Quest’ultima è determinata con riferimento alla popolazione residente al 31 Dicembre 2007 e ai consumi di energia elettrica rilevati entro lo stesso periodo di riferimento.

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