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Fer elettriche: nuovo segno meno per il contatore oneri

Fer elettriche: nuovo segno meno per il contatore oneri(Rinnovabili.it) – Il Gestore dei servizi elettrici (GSE) ha aggiornato nuovamente il Contatore oneri, lo strumento operativo che visualizza il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fer elettriche diverse dal fotovoltaico. Per la precisione al 30 novembre 2015, il costo indicativo annuo risultava pari a circa 5,669 miliardi di euro. Se si osservano le ultime pubblicazioni, visionabili sul sito web del GSE, ci si accorge come il contatore abbia nuovamente compiuto qualche passo indietro.

Dopo la piccola crescita registrata nei passati aggiornamenti, le cifre tornano nuovamente a mostrare un segno meno nelle tabelle di crescita (76 mln di euro rispetto al mese precedente).

Il motivo? La liberazione di fondi dai vecchi sistemi d’incentivazione e dai meccanismi in corso.

 

“La riduzione osservata è da imputarsi principalmente alla decadenza del diritto di accesso all’incentivazione di impianti del D.M. 6/7/2012 a seguito della scadenza dei termini per l’entrata in esercizio, e alla progressiva scadenza del periodo di incentivazione di alcuni impianti a CV”, spiega il Gestore in una nota stampa.

 

Basti pensare alle convenzioni Cip 6 stipulate dal 1992 al 2001: con i loro 15-20 anni di durata, questi premi sono, in molti casi, conclusi o prossimi a farlo, andando a liberare di conseguenza risorse che risultavano impegnate nei precedenti calcoli. La stima del GSE riguarda infatti un onere annuo potenziale degli incentivi già impegnato anche se non ancora interamente sostenuto.

 

Degli oltre 5,7 miliardi di euro totali, 3,11 miliardi appartengono ai Certificati Verdi e più di 1,81 miliardi alla Tariffa Omnicomprensiva; seguono gli oltre 327 milioni di euro di Registri e aste, i 184 milioni del CIP6 e i 231,6 milioni relativi agli impianti in esercizio secondo il DM 6/7/2012. Alla data in questione il Conto Energia per il Solare Termodinamico segnava un costo indicativo annuo di 1,3 milioni di euro, assegnati a 3 impianti per una potenza totale di 776 MW.

 

Nonostante questo calo, già da tempo il Gestore ha rassicurato gli operatori: il contatore delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico non supererà, per tutto il 2016, il tetto dei 5,8 miliardi di euro, nemmeno nello scenario peggiore tra quelli ipotizzati, ovvero in assenza di revisioni normative o di eventi inattesi. Nel documento “Scenari di evoluzione del contatore FER definito dal D.M. 6/7/2012” sono forniti i possibili scenari di evoluzione del costo indicativo degli incentivi nei prossimi mesi, documento che, secondo le parole Presidente e Amministratore Delegato del GSE, Francesco Sperandiniconsentirà agli operatori di avere di fronte un orizzonte entro cui orientare le proprie scelte imprenditoriali, senza corse in avanti e senza frenate immotivate”.

In base allo scenario evolutivo elaborato dal GSE, in assenza di revisioni normative o di eventi inattesi, anche nelle ipotesi peggiori, con prezzo dell’energia più basso, con l’entrata effettiva in esercizio di tutti gli impianti ammessi ad aste e registri (anche se oggi ancora allo stato di progetto) e in caso di aumento della producibilità degli impianti stessi, il tetto dei 5,8 miliardi non sarà raggiunto nel corso di tutto il 2016.

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