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Windmill punta sul mini-eolico

(Rinnovabili.it) –  Windmill, società che si occupa dello sviluppo di impianti mini-eolici controllata al 100% dal fondo True Energy, punta ad aggiungere in Italia nei prossimi mesi 25 nuovi impianti da 60 Kw ai 15 già installati in poco più di 6 mesi, arrivando a un totale di ben 45 impianti entro la prima metà del 2013.

Windmill, che può già vantare una performance rilevante nel campo delle energie rinnovabili,punta su un iter autorizzativo snello, sulla presenza di un forte partner industriale e su un sistema di sviluppo fortemente collegato con il territorio.

 

“L’esperienza e la profonda conoscenza della tecnologia da parte del nostro partner industriale rende più rapida la selezione dei siti – dichiara Alessandro Giudici, Amministratore Delegato di Windmill – mentre le caratteristiche meno invasive del mini-eolico, rispetto ai grandi parchi, consentono tempi di cantiere molto ristretti e minore impatto sul territorio. Questo fattore è positivo sia per noi che per i proprietari dei terreni, in quanto l’area sottratta all’agricoltura è molto limitata, i tempi di installazione sono estremamente rapidi e il danno alle aree circostanti è quasi inesistente”.

 

Windmill crede fortemente che il mini-eolico rappresenti al meglio il concetto di produzione di energia sostenibile, generando sia benefici economici in modo proporzionale per tutti i soggetti coinvolti che energia pulita.L’ultimo decreto legge in materia emanato lo scorso luglio conferma che, a fronte di una lieve riduzione degli incentivi, c’è stato un allungamento degli stessi da 15 a 20 anni lasciando in questo modo quasi inalterata la redditività degli investimenti che, se pur buona, esce dalle logiche di pura speculazione, a beneficio della costituzione di un mercato stabile.

 

“Il nostro fondo – afferma Angelo Lazzari, Chief Financial Officer di True Energy – ha creduto sin dall’inizio nel mini-eolico ed è tuttora fortemente impegnato nel suo sviluppo. Riteniamo, infatti, cheil mini-eolico sia tra i migliori investimenti nel rapporto rischio/rendimento nel settore delle energie rinnovabili. Abbiamo dovuto lavorare molto per rendere efficiente e redditizio il nostro business poiché gli investimenti sono piccoli ma numerosi e, quindi, caratterizzati da una forte dispersione.Inoltre , in questo settore la finanza è importante ma non sufficiente. E’ necessario creare una forte sinergia con i partner industriali che realizzano le pale e avere una buona conoscenza del territorio e degli sviluppatori locali.”

 

True Energy ha registrato, a 18 mesi dal lancio, una performance del 18,3% confermandosi così un’ottima alternativa di investimento rispetto agli asset più tradizionali (azioni, obbligazioni,immobili, etc.) che nell’anno passato hanno fatto registrare performance pesantemente negative.True Energy e Windmill operano con l’obiettivo di sviluppare un’alleanza tra la finanza, l’industria e il mondo dei servizi con la convinzione di potere ottenere ottime ricadute per le piccole realtà locali radicate sul territorio, un impiego sano e prudente della finanza e un ritorno economico più che soddisfacente per gli investitori.

 

“Windmill è il frutto delle strategie del fondo – conclude Alessandro Giudici – e rappresenta il risultato dell’unione delle partnership e delle professionalità coinvolte nella realizzazione degli impianti.”

 

True Energy è un fondo industriale, che si rivolge sia agli imprenditori che agli investitori, costituito da imprese che operano nel settore delle energie rinnovabili con un business basato sul solare, sull’eolico, sull’idroelettrico, sul geotermico, sull’energia prodotta da biomasse e dalla termovalorizzazione di CDR (combustibile derivato dai rifiuti).

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