Quali sono i vantaggi ambientali dell’eolico galleggiante
(Rinnovabili.it) – L’eolico galleggiante porta con sé precisi vantaggi ambientali e non solo perché con la sua produzione diminuisce l’impronta di carbonio della generazione elettrica. I benefici associati a questa tecnologia interessano tutto il ciclo di vita. Lo ha scoperto un gruppo di ricerca del Politecnico di Milano.
Come spiegato nell’articolo pubblicato su Sustainable Production and Consumption, Gaia Brussa, Mario Grosso e Lucia Rigamonti hanno analizzato le prestazioni ambientali relative alla fornitura di 1 GWh alla rete elettrica nazionale da parte di un impianto eolico offshore galleggiante. In particolare, lo studio si è focalizzato sulla valutazione del ciclo di vita di una grande fattoria eolica pianificata al largo delle coste siciliane. Parliamo di Med Wind, maxi centrale di Renexia per il canale di Sicilia, che a regime sarà composto da 190 turbine “floating” per una potenza installata di 2,8 GW. Il progetto preliminare è stato presentato al Ministero dell’Ambiente e oggi deve concludere il suo iter autorizzativo. Perché proprio Med Wind? Perché come spiegano Brussa, Grosso e Rigamonti, si tratta di un progetto molto particolare: è uno dei primi nel panorama dell’offshore mediterraneo e per ora il più grande pianificato in Europa con la tecnologia galleggiante.
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Prime indicazioni utili
Nell’analisi effettuata, gli scienziati hanno incluso tutte le fasi di approvvigionamento dei materiali, trasporto dei componenti, assemblaggio e installazione con imbarcazioni specializzate, manutenzione durante la fase operativa, smontaggio e fine vita. “L’analisi – spiega Rigamonti, docente di Metodologie per il life cycle thinking – include anche gli altri componenti necessari alla realizzazione di un parco eolico in mare, con particolare attenzione per il sistema elettrico necessario per la trasmissione dell’energia prodotta”. Un lavoro puntuale che non lascia nulla al caso. E i risultati evidenziano i vantaggi ambientali dell’eolico galleggiante. Confrontando 1 GWh di energia prodotta dal parco con la medesima quantità di energia prelevata dalla rete elettrica nazionale, gli impatti complessivi del parco risultano significativamente ridotti per quasi la totalità delle categorie di impatto analizzate. Si osserva un peggioramento solo per la categoria “esaurimento delle risorse abiotiche” (+95%).
“Dai risultati emerge che gli impatti ambientali del parco eolico offshore con turbine galleggianti sono principalmente associati al ciclo di vita della turbina eolica e della struttura galleggiante, e in particolare alla produzione di acciaio – spiega Grosso, docente di Gestione e Trattamento Rifiuti al PoliMi. Le altre fasi del ciclo di vita, invece, hanno contributi nettamente più ridotti rispetto alla fase di approvvigionamento”. “Complessivamente, – aggiunge Brussa, ricercatrice al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’ateneo milanese – i risultati dell’analisi forniscono un’indicazione di massima, utile a prendere consapevolezza sui carichi ambientali di un sistema di generazione di elettricità da fonte rinnovabile e confrontarlo con altre fonti energetiche. Tuttavia, va tenuto conto che “si tratta una stima preliminare basata sulle scelte progettuali presentate per la fase di scoping (verifica preliminare) della Valutazione di Impatto Ambientale”.