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USA: l’eolico ha bisogno di una politica stabile

Il rapporto del CRS denuncia le conseguenze che potrebbe avere l’aumento delle tasse per l’industria eolica statunitense

(Rinnovabili.it) – La minaccia di una tassa sul vento e una politica incerta mettono in serio pericolo la fiorente industria eolica statunitense, un comparto capace di creare nuovi posti di lavoro e che avrà un ruolo centrale nelle scelte politiche future. È quanto riportato nel “U.S. Wind Turbine Manufacturing: Federal Support for an Emerging Industry”, il nuovo rapporto redatto dal Congressional Research Service (CRS), un’organizzazione non profit che conduce ricerche politiche per conto del Congresso degli Stati Uniti d’America. Secondo il rapporto, tra i vari ostacoli che impediscono la produzione eolica degli Stati Uniti ci sarebbero gli alti e i bassi della politica, capaci di aumentare l’incertezza della domanda e di disorientare i produttori di turbine eoliche e i fornitori di componenti. Si tratta di una situazione che va a colpire un settore che negli ultimi anni ha visto praticamente raddoppiare la produzione di turbine, passata dal 25% del 2005 al 50-60% di oggi. L’aumento della domanda, inoltre, consentirebbe l’abbattimento dei costi e la riduzione dei rischi legati alle fluttuazioni valutarie. Nonostante il netto calo della capacità installata nel corso del 2010, infatti, la dimensione del mercato ha reso gli Stati Uniti un territorio interessante su cui investire. “L’America ha bisogno di sostegno – ha dichiarato il direttore generale dell’American Wind Energy Association, Denise Bode. L’eolico è uno dei settori manifatturieri più promettenti degli States. “Pensare di aumentare le tasse sul vento – ha detto Bode – sarebbe un grande sbaglio”.

 

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