(Rinnovabili.it) – Il comparto eolico punta i piedi contro l’avanzare della produzione “made in China” e “made in Vietnam”. L’industria statunitense, in una denuncia presentata in questi giorni dalla neo-formata Wind Tower Trade Coalition, ha accusato i due paesi asiatici di aver letteralmente inondato il mercato americano con turbine ed aerogeneratori a buon mercato. La querela è stata depositata presso il Dipartimento del Commercio statunitense e la International Trade Commission chiedendo loro di indagare e riscuotere dei dazi punitivi sui produttori di turbine cinesi e vietnamite. L’attrito commerciale degli Usa nei confronti di Pechino sembra dunque non voler conoscere tregua e dopo aver scatenato una vera e propria guerra sul fronte solare è pronto ora a coinvolgere anche il segmento del vento.
“Le industrie cinesi e vietnamite utilizzano pratiche tariffarie sleali per accaparrarsi vendite critiche. Di conseguenza, il comparto produttivo USA e i suoi operai sono stati colpiti da tali importazioni. Inoltre, il governo cinese ha usato e continua ad utilizzare, livelli di sovvenzioni senza precedenti per spingere le turbine eoliche nel mercato statunitense”, ha commentato Alan Price, avvocato della Wiley Rein LLP, la società legale che rappresenta Coalizione eolica che denuncia come le turbine eoliche cinesi siano vendute al 64 per cento del loro valore commerciale e quelle vietnamite al 59 per cento.