Rinnovabili • Un vento di incertezze colpisce il settore eolico europeo

Un vento di incertezze colpisce il settore eolico europeo

Secondo i dati Ewea, il settore eolico ha installato lo scorso anno 3,2 GW di capacità in più del 2011. Ma crisi economica e incertezze politiche faranno sentire i propri effetti solo a partire da 2013

Un vento di incertezze colpisce il settore eolico europeo(Rinnovabili.it) – Il 2012 si è chiuso con un altro segno positivo per il comparto eolico dell’Europa. Lo scorso anno, il Vecchio Continente ha portato la capacità totale istalla  sul territorio comunitario  alla cifra record di 105.6 GW grazie all’istallazione di nuovi 11,6 GW. Nonostante il dato risulti essere superiore rispetto a quello del 2011 (9,4 GW), l’associazione dell’industria del vento europea EWEA è pronta a mettere in guardia i Ventisette sulle ombre che il vento comunitario sta trascinando con sé. Le cifre del 2012, secondo l’EWEA, rispecchierebbero infatti progetti e ordini effettuati prima della profonda crisi che ha travolto l’Europa. “Ora ci aspettiamo – spiega Christian Kjaer, amministratore delegato di EWEA – che questa incertezza diventi molto più evidente sul comparto, esplicitandosi nei livelli di istallazione del 2013 e del 2014”.

 

Rimane il fatto che il 2012 sia stato ancora una volta un anno positivo, durante il quale l’energia eolica ha rappresentato il 26% di tutta la nuova capacità elettrica istallata a livello comunitario, con investimenti compresi fra i 12,8 e 15,2 miliardi di euro. In termini di copertura dei consumi, prosegue l’Ewea, oggi il vento soddisfa il 7% della domanda elettrica unionale, 0,7  punti percentuali in più rispetto il 2011. A guidare la crescita del comparto è sempre la Germania  con più 2,4 GW (il 21% della nuova capacità eolica), seguita da Regno Unito (1,9 GW, il 16%), Italia (1,3 GW, 11%), Romania (0,9 GW , 8%) e Polonia (0,9 GW, 8%). La nazione teutonica detiene il primato anche per potenza istallata sul territorio  con 31,3 GW (30%), seguita dalla Spagna (22,8 GW, il 22%), Regno Unito (8,4 GW, 8%), Italia (8,1 GW, 8%) e Francia (7,2 GW, 7%).