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Uk: Osborne fa tremare l’eolico onshore

(Rinnovabili.it) – Il Cancelliere britannico George Osborne ha suscitato il malcontento del partito Liber Democratico e del comparto energetico internazionale proponendo un taglio del 25% ai sussidi attualmente concessi per la costruzione di impianti eolici onshore. Un piano che, a detta di molti, potrebbe letteralmente “uccidere” il settore, in attesa dell’istallazione di centinaia di turbine nelle campagne. Ma se da una parte c’è chi teme per la sopravvivenza dell’eolico dall’altra ci sono gli attivisti che sperano di non veder proliferare le istallazioni nei pressi delle abitazioni, come previsto da numerosi progetti. Solo la scorsa settimana infatti gli ambientalisti hanno ottenuto un importante successo: in udienza presso la Corte Suprema hanno ottenuto il diritto per gli abitanti di Norfolk a preservare il paesaggio come prerogativa rispetto al raggiungimento degli obiettivi energetici del governo.

Già nel mese di febbraio però oltre 100 parlamentari conservatori hanno scritto al Primo Ministro chiedendo il taglio di 400 mln di sterline a supporto delle centrali eoliche, tecnologia a loro opinione troppo costosa e poco vantaggiosa per il comparto energetico. Ma a sostegno dello sfruttamento del vento onshore rimane il segretario all’Energia Ed Davey, favorevole a tutte le rinnovabili. “Questo è un esempio di come i tentativi del DECC di stimolare le energie rinnovabili siano ostacolati da un intervento del Tesoro”, ha sottolineato Davey. “Il modo per affrontare questa situazione – e realizzare i risparmi che il Tesoro vuole raggiungere – è quello di avere più terra da destinare alle energie rinnovabili, che richiedono bassi livelli di sovvenzione, e meno off-shore, che ne richiede di più. Abbiamo bisogno di cambiare l’equilibrio”.

 

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