(Rinnovabili.it) – Chi corteggia gli investitori “verdi” e chi invece ritiene un’assurdità sovvenzionare lo sviluppo delle rinnovabili. In tema di politica energetica, il governo britannico non sembra trovare un accordo, soprattutto per quanto riguarda l’eolico. Una questione particolarmente calda soprattutto ora che il Paese sta aspettando il nuovo conto energia, la cui pubblicazione è attesa per la prossima settimana. In una lettera pubblicata dal Guardian, infatti, il conservatore Ministro dell’Energia britannico, Jhon Hayes, avrebbe espresso le sue perplessità su questa forma di energia, a detta sua estremamente inefficiente e costosa nonché incapace di sostituire la produzione di energia da gas e nucleare.
Secondo Hayes, le turbine eoliche sarebbero inaffidabili, non programmabili e avranno sempre bisogno di un sostegno da parte delle centrali convenzionali; il vento, naturalmente intermittente, non può coprire a suo avviso una domanda di energia costante e le turbine inoltre costituirebbero una seria minaccia per alcune specie di fauna selvatica, oltre a essere esteticamente poco gradevoli. Immediata la reazione degli investitori, intimoriti dalla battaglia intergovernativa e preoccupati per la sorte dei loro investimenti. Il settore potrebbe infatti essere minato da consistenti tagli agli incentivi e a essere in pericolo è un giro d’affari che ammonta a decine di miliardi di sterline. Un peccato per un Paese che detiene il più alto potenziale di energia eolica d’Europa.