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Uk: 5 mln a sostegno dello sviluppo dell’eolico fuori costa

(Rinnovabili.it) – Spazio all’innovazione nel settore eolico off-shore. L’impegno del Regno Unito si traduce in un fondo da 5 milioni di sterline a favore dello sviluppo di nuove tecnologie, nuove eliche e nuove tecniche di manutenzione che facilitino la diffusione degli impianti.

L’iniziativa battezzata Offshore Wind Component Technologies Development and Demonstration Scheme mira a ridurre il costo dell’energia eolica offshore al fine di aumentarne la diffusione nei prossimi dieci anni, andando così a rafforzare il mix energetico nazionale. Lo schema, gestito in collaborazione con il Technology Strategy Board (TSB) va supportare il lavoro delle aziende locali che producono componenti eoliche a larga scala, le piattaforme, le tecnologie di raccolta e di trasmissione. L’iniziativa è uno dei due programmi realizzati grazie al fondo da 30 milioni di sterline stanziato dal governo nella Renewables Roadmap pubblicata nel luglio scorso.

A tal proposito il ministro del cambiamento climatico Greg Barker ha ribadito che aumentare l’efficienza delle turbine contribuirà a ridurre il costo dell’energia elettrica prodotta da impianti offshore, il che potrebbe rendere il mercato ancora più attraente per gli investitori aiutando il paese a raggiungere gli obiettivi climatici. “Questo nuovo fondo aiuterà a sviluppare alcune delle migliori idee per migliorare le prestazioni delle turbine eoliche, la loro progettazione e il loro funzionamento e anche il modo in cui si effetuano le manutenzioni”, ha specificato il ministro. “L’energia eolica offshore non solo ha un senso per la nostra sicurezza energetica e per l’ambiente, ma anche per l’economia, portando posti di lavoro e crescita economica”.

Il contributo governativo, tempismo perfetto, arriva pochi giorni dopo la dichiarazione del principe consorte d’Inghilterra, Filippo Duca d’Edimburgo, schieratosi apertamente e senza troppa diplomazia contro l’eolico off-shore definendo la tecnologia “inutile e pericolosa”, opinione in netto contrasto con quando sostenuto dal governo e dal Dipartimento per l’energia e il Cambiamento Climatico che sta portando avanti numerose iniziative nel settore.

 

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