Aste, permitting e competenze al centro del Pacchetto Energia Eolica
(Rinnovabili.it) – “La nostra industria eolica rappresenta un esempio di successo europeo, ma attualmente si trova a far fronte a un insolito insieme di problemi. Per questo motivo presenteremo, in stretta collaborazione con le imprese e gli Stati membri, un pacchetto per l’energia eolica”. Lo ha annunciato ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso annuale sullo Stato dell’Unione. Non è un mistero che l’esecutivo comunitario stia cercando di recuperare il tempo perso per sostenere la propria industria nella transizione ecologica. L’obiettivo principale, come ha spiegato la stessa von der Leyen, “è aiutare tutti i settori nella costruzione di un modello imprenditoriale per la decarbonizzazione industriale”.
Avanza la concorrenza cinese
Ma attualmente l’energia del vento (non solo) sta affrontando sfide mai vissute prima. Fino a pochi anni fa, il mercato delle rinnovabili europee poteva contare su una grande certezza: possedere internamente un’industria eolica forte e in espansione, detentrice di una leadership a livello globale. Ma oggi la concorrenza cinese si sta ritagliando fette importanti del mercato UE (un po’ come successo a partire dai primi anni 2000 con il fotovoltaico). I produttori del gigante asiatico offrono, infatti, turbine più economiche, standard più flessibili e termini finanziari non convenzionali.
Nel frattempo le nuove wind farm del Vecchio Continente arrancano, tra ostacoli autorizzativi e problemi di approvvigionamento. Basti pensare che oggi circa 80 GW di progetti eolici risultano bloccati in iter burocratici in tutta Europa.
Il problema delle aste
Come ricorda Wind Europe, anche i meccanismi di supporto rappresentano un problema. Attualmente la maggior parte dei Paesi UE ricorre ad aste al ribasso la cui progettazione poca attenta sta mostrando tutti i limiti dello strumento. In questi mesi si è andato incontro a prezzi negativi o gare andate deserte mentre mancano quasi completamente criteri di qualificazione non basati sul prezzo, che premino, ad esempio, il valore sociale dell’industria eolica europea. “Il Net-Zero Industry Act aiuterà a incorporare questi principi nelle aste, ma potrebbe arrivare troppo tardi”, spiega Wind Europe. “È importante che i governi lo applichino il prima possibile”.
Il Pacchetto Energia Eolica
Il pacchetto energia eolica della Commissione europea, unitamente alle semplificazioni introdotte alla nuova Direttiva RED III sulle rinnovabili, dovrebbe riuscire a creare una corsia preferenziale che consenta un permitting più rapido più di reso possibile dalla legislazione attuale. “Accelereremo consentendo ancora di più”, ha dichiarato la presidente dell’Esecutivo europeo. “Miglioreremo i sistemi di aste in tutta l’UE. Ci concentreremo sulle competenze, sull’accesso ai finanziamenti e su catene di approvvigionamento stabili. Questo approccio va però al di là di un singolo settore. Dall’eolico all’acciaio, dalle batterie ai veicoli elettrici, i nostri obiettivi ambiziosi non lasciano spazio a dubbi: il futuro della nostra industria delle tecnologie pulite deve concretizzarsi in Europa”.
Giles Dickson, CEO di WindEurope, ha commentato: “È molto positivo che la Commissione si impegni in questa direzione. Non potrà arrivare abbastanza presto, data la crisi che il nostro settore sta già affrontando. E la Presidente ha assolutamente ragione: è essenziale che l’energia eolica continui a essere prodotta in Europa”.