Un team di ingegneri aerospaziali sta studiando nuovi modelli di aeregenerotori per aumentare le prestazioni della tecnologia
(Rinnovabili.it) – Per migliorare la tecnologia di sfruttamento del vento, alla Iowa State University si è deciso di pensare fuori le righe. Qui, infatti un team di ingegneri aerospaziali sta lavorando a speciali turbine eoliche a doppio rotore per capire se e in che modo possano influenzare la redditività delle wind farm. L’idea è venuta al professore Hui Hu riflettendo sulla forma dei tradizionali aerogeneratori; la base di ogni pala, infatti è un gigantesco anello privo di profilo alare, che riduce la raccolta di energia eolica di una turbina di circa il 5 per cento.
Inoltre, le grandi pale disturbano il vento, creando una scia dietro di loro e riducendo lo sfruttamento degli aerogeneratori posti sottovento; e una turbina posta nella scia di un’altra può perdere tra l’8 e il 40 per cento della sua produzione di energia, a seconda delle condizioni. Tali perdite hanno indotto Hu e il collega Anupam Sharma, ad escogitare una soluzione: una turbina dotata di doppio rotore. Il modellino in scala di aerogeneratore realizzato dagli scienziati possiede pertanto tre grandi pale e tre mini che spuntano dallo stesso hub. Una seconda versione invece possiede le due serie di pale separate dalla navicella che ospita la macchina generatrice sulla cima della torre.
Utilizzando test di laboratorio e simulazioni al computer, Hui e Sharma hanno scoperto che quelle pale in più possono aumentare la raccolta di energia di un parco eolico del 18 per cento. I ricercatori stanno ora impiegando simulazioni computerizzate avanzate, tra cui analisi fluidodinamica computazionale ad alta fedeltà e, per trovare il miglior design aerodinamico per una turbina a doppio rotore. C’è da dire però che l’idea, come ammettono peraltro anche i due ingegneri, non è del tutto nuova. Basti pensare all’azienda Airgenesis che nel 2012 aveva già proposto un modello di turbina a doppio rotore per poi però far perdere le sue tracce a fine 2013.