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Traguardo da 440 MW per il mini-eolico mondiale

(Rinnovabili.it) – Occhi puntati sul mercato mondiale del mini-eolico alla fiera tedesca New Energy Husum. La manifestazione è stata lo scenario del vertice mondiale per i piccoli sistemi eolici e del lancio del primo report di settore. Per la prima volta, i dati relativi allo stato dell’arte, a livello globale, delle turbine di piccole dimensioni sono stati raccolti e pubblicati a cura della World Wind Energy Association. Dalle pagine dello Small Wind World Report 2012 si viene a conoscenza che i mini-aerogeneratori, installati in tutto il mondo, hanno raggiunto le 656mila unità a partire dalla fine del 2010, dopo le 521mila del 2009 e le 460mila del 2008. A conti fatti si parla di una potenza complessiva di circa 440 MW, che sembra quasi scomparire se raffrontata ai 240 GW vantati dai grandi impianti di sfruttamento del vento. A detenere il dominio produttivo sono due nazioni Cina (450mila unità/166 MW) e Stati Uniti (144mila unità/179 MW), seguite da lontano dai mercati di medie dimensioni, con 2-22mila unità installate e 5-50 MW di capacità totale, vale a dire Regno Unito, Canada, Germania, Spagna, Polonia, Giappone e Italia. Nel 2020, WWEA prevede che la capacità totale installata per l’eolico di piccola taglia raggiungerà 3,8 GW, un aumento di quasi dieci volte rispetto alla quota del 2010, portando il mercato ad un volume di circa 750 MW.

Secondo le analisi della WWEA attualmente esistono oltre 330 produttori di mini-turbine in 40 paesi di tutti i continenti, e altre 300 aziende circa impegnate nella realizzazione della componentistica eolica per l’industria di settore; più della metà di questi produttori si trovano in soli cinque paesi: Cina, USA, Germania, Canada e Regno Unito. “Finora,spiega Ha Dexin, presidente della WWEA – le turbine di piccole dimensioni rappresentano ancora una quota minore del mercato dell’energia eolica. Tuttavia, il potenziale del mercato è enorme. Ovunque soffia il vento, il mini-eolico è in grado di fornire elettricità a prezzi accessibili ai cittadini, sia per l’elettrificazione rurale nei paesi in via di sviluppo che per il collegamento alla rete, come spesso avviene nei paesi industrializzati. Considerando questo e i tassi di crescita, il settore ha la possibilità di aumentare sostanzialmente le sue quote di mercato nel prossimo futuro e diventare maturo”.

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