Raggiunto l’accordo sulla riforma della legge energie rinnovabili. Cap per eolico e fotovoltaico e differenziazione regionale dei target
(Rinnovabili.it) – La Germania ha raggiunto un accordo sulla bozza normativa dedicata alle energie rinnovabili, il provvedimento che regolerà gli incentivi alle fonti verdi dal 2017 in avanti. Con il dichiarato intento di rallentare la diffusione delle green energy per contenere la crescita dei costi pagati dai consumatori, la scorsa settimana il Governo centrale e i sedici Lander hanno messo nero su bianco quella che sarà la riforma della legge sulle fonti rinnovabili, la Erneuerbare-Energien-Gesetz (EEG).
Nella sua forma attuale, il documento introduce nuovi cap di potenza allo sviluppo delle due tecnologie leader: eolico e solare. Nel dettaglio, in base all’accordo l’espansione dell’eolico a terra (on shore) sarà limitata a 2,8 GW di capacità massima istallata l’anno, che si traduce in circa 1000 nuove turbine.
Per i grandi impianti fotovoltaici (sistemi sopra i 750 kW di capacità) il limite sarà posto invece a 600 MW l’anno. I contingenti di potenza si sposerebbero con un nuovo sistema centrato sulle aste che, al pari di quanto già avviene oggi in Italia, andrebbero a sostituire il vecchio sistema del Feed-in-tariff. La bozza introduce per la prima anche la differenziazione regionale della capacità rinnovabile, riconoscendo per la prima volta la presenza di un problema crescente nel trasporto dell’energia eolica dal nord del Paese ai territori posti a sud e ovest. A causa di ritardo nella costruzione di cavi e reti il trasporto dell’energia elettrica infatti, solo il 60 per cento della nuova capacità eolica potrà essere costruito nei Lander settentrionali; la misura è parte di un tentativo di più ampio per evitare il sovraccaricamento della rete elettrica di Germania.
Secondo l’intesa raggiunto tra socialdemocratici, l’Unione Democratica Cristiana e l’Unione Cristiano-Sociale in Baviera, la produzione di energia da biomassa sarà ampliata portando l’obiettivo di capacità annuale a 150 megawatt nei primi tre anni dall’entrata in vigore della legge e poi a 200 megawatt per il triennio successivo.