(Rinnovabili.it) – Ancora una volta l’accoppiata Tesla-Neoen, ancora una volta in Australia. Il produttore statunitense è stato selezionato per collaborare con lo sviluppatore francese a un nuovo progetto d’accumulo dedicato alle energie rinnovabili. Lontani dal record che ha consacrato l’impianto di Hornsdale, stavolta la società di Elon Musk è stata chiamata per rinnovare l’alimentazione energetica di un’importante azienda agricola dello Stato di Victoria.
Parliamo di Nectar Farms che qualche tempo fa ha presentato un piano d’espansione del sito produttivo puntando sulla tecnologia idroponica. In realtà il programma originario prevedeva di utilizzare il gas naturale, dal momento che le serre idroponiche hanno bisogno sia di calore che di CO2. Tuttavia il costo del combustibile in aumento e un approvvigionamento non garantito, hanno costretto la società a virare su un’opzione più sostenibile. È qui che entrano in gioco Tesla e Neoen. La prima realizzerà un impianto di storage con batterie al litio da 20 MW / 34 MWh che sarà accoppiato al progetto eolico Bungala Green Power Hub, costruito e gestito dalla seconda in accordo con lo Stato di Victoria.
La wind farm avrà a regime una potenza di 204 MW ma solo il 15 per cento dell’energia prodotta sarà destinato alle attività di coltivazione idroponica di Nectar Farms; il resto sarà immesso nella rete locale, tramite un accordo di connessione con la compagnia di distribuzione AusNet Services. Secondo quanto comunicato dalla Neoen attraverso una nota stampa, questo tipo di progetto rappresenterebbe la prima grande collaborazione tra energie rinnovabili e agroalimentare di questo tipo a livello globale, ma soprattutto renderebbe la struttura agricola la prima fattoria idroponica al mondo ad essere completamente alimentata da fonte eolica.
Molto soddisfatta, il ministro per l’energia, l’ambiente e il cambiamento climatico statale, Lily D’Ambrosio che al momento della firma dell’accordo con la società francese ha dichiarato “Stiamo offrendo energia economica, sicura e pulita, che alimenterà nuovi posti di lavoro in tutto il nostro Stato. Questo progetto ridurrà anche le emissioni di gas serra contribuendo al tempo stesso a soddisfare gli obiettivi di generazione rinnovabile del Victoria: contribuirà a garantire i target di riduzione delle emissioni di gas serra del governo laburista del 15- 20% entro il 2020”.