(Rinnovabili.it) – Catturare l’energia del vento sotto forma di calore. Questo l’obiettivo che si è posto uno dei big dell’industria eolica moderna. Dopo avere presentato al mondo il suo aerogeneratore eolico da 8 MW, la Siemens ha deciso di concentrare parte dei suoi sforzi ingegneristici nella realizzazione di un innovativo sistema di energy storage. L’idea alla base del progetto è quella di impiegare di impiegare il surplus elettrico prodotto dalle turbine quando la domanda è bassa per scaldare delle rocce disposte in un container sotterraneo e completamente isolato.
Il sistema è costituito da un ventilatore che utilizza un flusso d’aria elettricamente riscaldato per portare le pietre a temperature elevate; quando la domanda di energia torna ad essere alta, l’energia termica è nuovamente convertita in elettricità attraverso una turbina a vapore. Condotto in collaborazione con la Technical University Hamburg Harburg (TUHH) e la società di servizi di Amburgo, il progetto è ora operativo come prototipo sperimentale a Bergedorf, un quartiere della città. Il sistema, chiamato Future Energy Solution (FES), è ancora solo alle fasi iniziali: il suo compito è quello di studiare i requisiti termici del processo di stoccaggio senza testare la generazione inversa, da calore a elettricità.
Per la sperimentazione vera e propria si dovrà attendere primavera del 2017, quando un impianto su scala sarà realizzato presso la fonderia d’alluminio TriMet. Il sistema full-size – spiegano gli ingegneri – sarà in grado di memorizzare circa 36 MWh di energia proveniente da un impianto eolico in un recipiente contenente circa 2000 metri cubi di roccia e potrà fornire fino a 1,5 MW di potenza per 24 ore al giorno.
I ricercatori si aspettano di raggiungere un’efficienza del 25% in questa fase di sviluppo iniziale, ma il concept ha il potenziale per arrivare almeno al 50%. “La tecnologia del nostro impianto di stoccaggio FES utilizza principalmente processi sicuri e sperimentati”, commenta Till Barmeier, project manager presso la società. “Stiamo lavorando qui con componenti termici testati e una turbina a vapore già in commercio. Per questo motivo saremo in grado di offrire una soluzione pratica nel giro di pochi anni. Il nostro sistema sperimentale completo sarà operativo in soli circa 15 mesi”. Il progetto ha ricevuto i finanziamenti del Ministero tedesco per gli affari economici e l’energia.