Entro il 2030 l'eolico offshore dovrà essere in grado di soddisfare le esigenze elettriche di almeno 1,25 milioni di abitazioni nello Stato di New York
(Rinnovabili.it) – Nonostante una posizione di prima linea nello scacchiere mondiale delle rinnovabili, gli Stati Uniti sono ancora solo agli albori tecnologici quando si parla di eolico offshore. Il loro primo impianto, il Rhode Island Block Island, è stato inaugurato a dicembre 2016, dopo due anni di lavori: si tratta di cinque turbine per appena trenta megawatt di potenza.
Il Piano di New York ha come data ultima il 2030, anno in cui l’eolico offshore dovrà essere in grado di soddisfare le esigenze elettriche di almeno 1,25 milioni di abitazioni. Deepwater Wind, la società che ha realizzato il parco eolico di Rhode Island, ha già diversi progetti che, in fase più o meno avanzata, stanno per essere realizzati. Uno di questi è la South Fork wind farm, 90 MW al largo della costa di Montauk, che attendono solo il via libera dell’Autorità per l’energia. Secondo alcune analisi, citate dallo stesso governatore di NY, il sito sarebbe adatto ad ospitare fino a 1.000 MW di energia eolica offshore.
Stando alle dichiarazioni alla stampa, lo Stato completerà la sua strategia di sviluppo marino entro la fine del 2017, integrandolo nell’obiettivo Clean Energy statale, ossia soddisfare il 50 per cento del fabbisogno elettrico con fonti rinnovabili, entro il 2030.
Il vero target, però, è il 100 per cento di rinnovabili e come spiega il Governatore, il Dipartimento di conservazione ambientale e l’Energy Research and Development Authority di New York (NYSERDA) stanno già studiando come raggiungerlo.