Il Paese intende di investire fino a 1,6 miliardi di dollari nella produzione di energia fotovoltaica ed eolica nei prossimi tre anni
Da anni, infatti, Baghdad risulta incapace di garantire ai propri cittadini una regolare erogazione di energia elettrica, producendo internamente solo 8.8 GW dei 14 GW necessari. La fatiscente infrastruttura di distribuzione nazionale fornisce solo poche ore di energia durante il giorno, lasciando gli iracheni a soffocare nei mesi estivi, quando le temperature possono superare i 50 gradi Celsiu, e portando alla continua fioritura di vere e proprie di giungle di generatori elettrici di ogni dimensione e fitte reti di fili che si districano tra case e negozi. La nuova misura voluta dal potere centrale dovrebbe arginare almeno in parte il problema. Il Ministero ha già stanziato 200 milioni di dollari nel bilancio del prossimo anno per istallare i primi 50 MW rinnovabili. Laith al-Mamury, che guida il dipartimento di pianificazione del Ministero dell’Energia, ha spiegato che Baghdad ha già inviato gli inviti a oltre due dozzine di produttori e costruttori di progetti eolici e solari.