(Rinnovabili.it) – Studiare le anomalie del vento per migliorare la tecnologia che è alla base del suo sfruttamento. Questo quanto si erano ripromessi di fare all’Università scozzese di Strathclyde in qualità di partner del progetto europeo Windtrust. E, visti i risultati dell’ateneo, l’obiettivo può dirsi pienamente raggiunto. Lo scienziato Sung-ho Hur e il suo team hanno messo a punto un nuovo software intelligente in grado di prolungare la vita dell’eolico e ridurre il costo di produzione.
Spiega lo stesso Hur: “L’impatto dei carichi sui componenti e la struttura delle turbine eoliche, in particolare sulle pale del rotore, è una questione chiave”. Impatto che è direttamente influenzato dalle anomalie nel campo eolico. “La nostra idea di base è che la durata della vita delle pale possa essere prolungata riuscendo a rivelare in anticipo tali anomalie e compensandole in modo appropriato”.
Ovviamente, misurare tutti i parametri in gioco è impossibile. Per questo motivo i ricercatori hanno creato un nuovo sistema di rilevamento capace di costituire un valido aiuto nella diagnosi precoce di condizioni anomale, come il wind shear (ossia la variazione improvvisa del vento in termini di intensità e direzione) e le forti raffiche.
Il programma comprende anche la diagnosi precoce di tutte le anomalie strutturali, quali possono essere i disallineamenti di imbardata, di massa o gli squilibri aerodinamici. Utilizzando le informazioni rilevate ed elaborandole statisticamente il team ha creato una mappa tridimensionale del campo di vento intorno al rotore. Questo fornisce “un modello ragionevolmente preciso” per i momenti di spinta, coppia e piegatura massima di ciascuna pala e del rotore stesso.
Gli algoritmi sviluppati dl gruppo trovano il miglior equilibrio possibile tra produzione di energia e vita della macchina, accorciando la strada che separa il progetto Windtrust dal suo obiettivo generale: ridurre il costo di produzione di energia eolica, migliorando l’affidabilità dei componenti chiave della turbina eolico.