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Rinnovabili: UE verso prezzi energetici più flessibili per gli utenti

Con la crescita della produzione rinnovabile, il mercato energetico deve abbandonare i prezzi fissi per aiutare i consumatori a sfruttare l’energia quando più abbondante e a buon mercato

 Multi-megawatt PV power station. ©Fraunhofer ISE

 

(Rinnovabili.it) – Le utility europee devono adattarsi ai cambiamenti in corso nella produzione energetica, modificando l’offerta ai cittadini. È la stessa Bruxelles a sostenerlo attraverso le parole di Klaus-Dieter Borchardt, direttore mercato interno dell’energia presso la Commissione Europea. In un panorama come quello comunitario, in cui eolico e fotovoltaico stanno determinando visibili oscillazioni di prezzo nel mercato infragiornaliero, è necessario cambiare approccio nell’offerta al consumatore.

 

Oggi, spiega il funzionario europeo, la maggior parte delle società energetiche vende l’energia a prezzi fissi a prescindere dalle oscillazioni nei mercati all’ingrosso. Un sistema che funziona e ha un suo senso quando la maggior parte dell’elettricità proviene dalle centrali convenzionali. I picchi produttivi legati agli impianti a rinnovabili non programmabili richiedono però un approccio più “flessibile” in maniera da incoraggiare i consumatori ad utilizzare più elettricità quando le scorte sono abbondanti e a buon mercato. Un sistema già in vigore in alcuni Paesi europei, come ad esempio l’Estonia, dove quasi il 70 per cento dei fornitori offre contratti a prezzi flessibili.

 

Tutto questo confluirà nella nuova normativa europea, parte del pacchetto invernale, presentato lo scorso anno dall’esecutivo. Se approvata dal Parlamento entro la fine del 2017, la nuova direttiva entrerebbe in vigore il 1 gennaio 2020.

 

La vera sfida sarà quella di incoraggiare le utility ad adottare una struttura di prezzi energetici più elastica ed espandere l’implementazione dei contatori intelligenti in Europa. Un’idea su cui Bruxelles sta ragionando è la possibilità di collegare gli smart meter alle applicazioni di telefonia mobile o altri device per mostrare le variazioni di prezzo nell’energia nel corso della giornata, indicando il momento in cui è più conveniente usarla.

 

“Vogliamo dare ai consumatori degli incentivi a consumare di più quando l’energia è a buon mercato – spiega Borchardt alla Reuters – quindi, gli Stati membri dovranno introdurre un pricing dinamico oltre ad altri sistemi di fatturazione in modo che gli utenti abbiano una scelta”.

 

La Commissione Europea è fermamente convinta che in vantaggi verrebbero velocemente apprezzati anche dagli europei: secondo le prime stime, in questo modo si potrebbero tagliare i costi energetici di una famiglia europea fino ad un massimo di 400 euro l’anno.