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Rinnovabili spagnole: 3 GW all’asta nei primi tre mesi del 2017

Rinnovabili spagnole: 3 GW all’asta nei primi tre mesi del 2017

 

(rinnovabili.it) – Dopo i vaghi annunci dello scorso mese, il Governo spagnolo torna sulla questione delle aste per le rinnovabili, confermando date e contingente di potenza. La gara si terrà entro il primo trimestre 2017 e metterà al bando ben 3mila MW di potenza incentivabile. E sarà “tecnologicamente neutrale”, ossia aperta a tutte le tipologie di impianto, lo stesso modello che il ministro allo sviluppo economico italiano Carlo Calenda ha ipotizzato per il Bel Paese. In questo modo si offrirà un’opportunità anche al fotovoltaico e all’energia solare, dove oggi i costi di sviluppo sono diminuiti in maniera significativa. L’eliminazione dei singoli contingenti di potenza è per il Ministero dell’Energia spagnolo il giusto strumento per far sì che questi progetti abbiano sui consumatori un costo minore e più efficiente.

 

 

Il Ministero ha inviato alla Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza (CNMC), il nuovo regolamento che dovrebbe disciplinare l’asta e soprattutto assicurare maggiori controlli sull’effettiva realizzazione dei progetti vincitori. Ma i nuovi meccanismi di concessione degli incentivi hanno dimostrato di non essere esenti da polemiche. La prima asta – svolta a gennaio dello scorso anno – ha assegnato 700 MW di cui 500 MW di eolico e 200 di biomasse determinando il valore standard dell’investimento iniziale del tipo di installazione a seconda dei prezzi marginali. Di conseguenza le offerte vincitrici per l’energia del vento sono state così basse da aver praticamente rinunciato agli incentivi, puntando solo al prezzo di mercato. Un elemento che, almeno per ora, non stato modificato in alcun modo.

 

I nuovi impianti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2019, e il regolamento ministeriale prevede diversi traguardi intermedi vincolanti e un sistema di garanzie e di controlli che marchi stretto i vincitori. Dopo il rinvio da parte del CNMC della proposta, costituita da un regio decreto e un decreto ministeriale, il regolatore avvierà una procedura di audizione per le parti interessate per una prima valutazione.

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