L’Oregon State University detta la ricetta del successo per far compiere un balzo in avanti alle energie rinnovabili americane
(Rinnovabili.it) – Impianti che sfruttino più fonti alternative insieme, connessi a sistemi di accumulo e reti intelligenti. Questa la chiave di un futuro a base di rinnovabili secondo l’Oregon State University. In un’analisi appena pubblicata in The Electricity Journal, gli scienziati dell’ateneo statunitense sostengono che dicono che gran parte degli alti costi e dell’inaffidabilità lamentata per gli impianti eolici e solari potrebbe essere risolta investendo nella tecnologia di energy storage o con lo sviluppo di sistemi “ibridi“. “L’energia eolica è già economicamente competitiva e l’energia solare lo sta diventando rapidamente”, spiega Anna Kelly, ricercatrice della School of Public Policy all’Oregon State University, ed analista di politica energetica. “La chiave per un maggiore utilizzo di queste e altre tecnologie è quella di abbinare loro sistemi di smart-grid interconnessi. E’ già stato fatto con successo in alcuni paesi e l’approccio potrebbe essere esteso”.
“Si tratta molto più di un’idea, è una realtà che già ampiamente in funzione in posti come la Spagna, il Marocco e la Cina”, ha detto Kelly. “La geotermia viene accoppiato con l’energia solare, l’eolica con le batterie agli ioni di litio”. Anche l’accumulo energetico avanzato è in fase di sviluppo in diversi paesi dell’Occidente: basti pensare cosa avviene oggi in Wyoming dove l’elettricità prodotta da alcuni parchi eolici viene portata in Utah dove è immagazzinata con aria compressa nel sottosuolo; e, infine, utilizzata per supportare l’alimentazione di Los Angeles. L’obiettivo a lungo termine, conclude il rapporto, è quello di individuare le tecnologie che possono lavorare insieme in un sistema ibrido offrendo la giusta affidabilità. “Ci sono ancora una serie di ostacoli da superare”, ha aggiunto Joshua Merritt, co-autore della relazione. “Le nostre reti di trasmissione devono essere migliorate in modo da poter produrre energia più facilmente, inviandola poi dove serve. Ci sono alcuni ostacoli normativi da superare. E il pubblico deve accettare più facilmente gli impianti rinnovabili anche nella pratica, non solo in teoria”.