Il nuovo rapporto dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena): costruire un sistema energetico resiliente e sostenibile. Crescita massiccia dell'energia eolica offshore, delle maree e del fotovoltaico galleggiante nei prossimi decenni. E le 50 azioni concrete che dovrebbero essere intraprese dai Paesi del G20
di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – Rinnovabili offshore da potenziare. Questo il segreto – secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) – per accelerare la transizione energetica e consentire ai Paesi del G20 di costruire un sistema energetico resiliente e sostenibile.
L’Agenzia – che ha lanciato il documento proprio nel corso del G20 Ambiente clima e energia a Napoli – parla di un vero e proprio programma d’azione per contribuire attivamente all’agenda del G20: al centro tecnologie offshore come vento, onde, maree, fotovoltaico galleggiante; da estendere in tutto il mondo. “Le rinnovabili offshore – osserva il direttore generale di Irena Francesco La Camera – hanno il potenziale per soddisfare più di venti volte l’odierna domanda globale di energia. In particolare costituiscono un pilastro fondamentale per la decarbonizzazione dei sistemi energetici”.
Obiettivo non superare l’aumento medio della temperatura globale di 1,5 gradi centigradi. Per raggiungerlo Irena prevede “una crescita massiccia dell’energia eolica offshore, delle maree e del fotovoltaico galleggiante nei prossimi decenni. L’eolico offshore, per esempio, dovrebbe passare dagli attuali 34 GW a 380 GW entro il 2030, e oltre i 2mila GW per il 2050”. L’energia oceanica potrebbe rappresentare altri 350 GW di capacità entro la metà del secolo. Secondo gli autori, le nazioni del vertice sono ben posizionate per promuovere le rinnovabili offshore, ospitando già oggi oltre i tre quarti della capacità totale di energia pulita installata in mare.
Leggi anche Direttiva Energie Rinnovabili, l’UE punta ad un 40% entro il 2030
Inoltre nel rapporto – messo a punto da Irena su commissione della presidenza italiana del G20 – vengono messe in fila 50 azioni concrete che le venti potenze potrebbero intraprendere. Tra queste, l’integrazione delle energie rinnovabili offshore nella pianificazione dello spazio marino nazionale e la pianificazione anticipata di infrastrutture tipo cavi e reti sottomarine. Raccomandazioni chiave per il mondo politico riguardano invece la cooperazione internazionale, e gli investimenti in ricerca e sviluppo, oltre alla promozione di finanziamenti adeguati nell’ambito del ‘Finance track’ del G20.