(Rinnovabili.it) – Non è tutto nero per le rinnovabili italiane. E’ ancora presto per parlare di ripresa del settore e la strada da percorrere appare decisamente in salita, ma il comparto ha iniziato a respirare di nuovo. Questo quanto traspare dai dati presentati oggi dall’Osservatorio ANIE Rinnovabili, braccio di ANIE Confindustria che raggruppa le imprese attive nell’ambito delle fonti rinnovabili. Dall’analisi delle performance di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2016 risultano, infatti, i primi, seppur leggeri, miglioramenti. Nonostante ciò il trend di crescita su base annuale mostra ancora un calo del 12% (un punto percentuale in meno rispetto a quello del 2015).
EOLICO
La potenza dei nuovi impianti eolici installati (circa 42 MW) che nel primo quadrimestre 2016 si è ridotta del 55% rispetto ai primi quattro mesi dell’anno del 2015. Di contro, le unità di produzione da fonte eolica connesse in rete sono, invece, aumentate del 12 % e ad aprile si è registrato un picco di potenza installata legato a tre impianti di grande taglia in Puglia.
Per quanto riguarda la diffusione a livello delle regioni, la quasi totalità (99%) della potenza connessa è localizzata nel Sud e nelle Isole: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
IDROELETTRICO
Si registra un calo per il comparto dell’idroelettrico che vede ridursi del 16% sia la nuova potenza installata che il numero di unità di produzione rispetto allo stesso periodo del 2015.
Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono Trentino Alto Adige, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto e Liguria.
FOTOVOLTAICO
Continua invece l’andamento in crescita per il comparto fotovoltaico: la potenza installata nel primo quadrimestre del 2016 raggiunge circa 115 MW registrando un aumento del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche il numero di unità di produzione risulta in aumento del 10%. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, mentre quelle con il maggior decremento sono Abruzzo, Toscana e Umbria.
Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di unità di produzione sono Basilicata, Valle d’Aosta, Sicilia, Campania, Puglia, Friuli Venezia Giulia e Calabria, mentre quelle con il maggior decremento sono Umbria, Trentino Alto Adige e Molise.