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Rinnovabili elettriche UE, il 2023 da record porta a -19% emissioni fossili

Per la 1° volta l’energia pulita ha coperto più del 40% del mix elettrico UE arrivando al 44%. La generazione eolica batte il gas, anche questa una prima volta. L’anno scorso, per il 24% delle ore la generazione fossile è rimasta meno di ¼ del mix, rispetto al 4% delle ore nel 2022

Rinnovabili elettriche UE: nel 2023, eolico supera gas fossile per la 1° volta
Foto di JOHANNA MONTOYA su Unsplash

Il rapporto sulle rinnovabili elettriche UE nel 2023 pubblicato da Ember

(Rinnovabili.it) – Il 2023 è stato un anno record per le rinnovabili elettriche UE, con un primato importante per l’eolico. Per la prima volta, la generazione di elettricità da turbine eoliche ha superato quella da gas fossile, raggiungendo quota 475 TWh con un balzo del 13% (+55 TWh). L’anno scorso la quota di energia pulita nel mix elettrico europeo ha anche raggiunto il livello più alto di sempre, attestandosi al 44% e superando per la prima volta la soglia del 40%. Tutto questo mentre la generazione fossile è crollata, trascinando al ribasso anche le emissioni di CO2 che chiudono l’anno con un importante -19%.

Le rinnovabili elettriche UE hanno fatto “grandi passi avanti” confermando che la transizione elettrica del continente “è in pieno svolgimento”, spiega l’European Electricity Review 2024 pubblicato oggi dal think tank Ember.

Il balzo delle rinnovabili elettriche UE nel 2023

La generazione di energia pulita ha coperto più di 2/3 dell’elettricità dell’UE, il doppio della quota dei combustibili fossili. Grazie soprattutto alla ripresa dell’idroelettrico e del nucleare, in risalita dopo il tonfo del 2022, insieme all’aumento dell’eolico e del fotovoltaico.

A fine anno la prima fonte rinnovabile per generazione elettrica in UE è stato l’eolico con una quota del 17,6%, realizzando il sorpasso sul gas fossile fermo al 16,8%. L’idroelettrico ha sfiorato il sorpasso sul carbone, rispettivamente arrivati all’11,8 e 12,3% del mix. Chiude il fotovoltaico con il 9,1% dell’elettricità generata nei Ventisette.

L’eolico è cresciuto, in termini di capacità installata, di 17 GW, in linea con i 16 GW aggiunti nel 2022. “Tuttavia, se si vuole che l’UE raggiunga i propri obiettivi, questo tasso di diffusione dovrà quasi raddoppiare fino a superare i 30 GW all’anno entro il 2030”, nota Ember. Sostanzialmente positiva la performance del fotovoltaico, cresciuto di 56 GW di capacità installata nel 2023 (il 37% in più del 2022, quando si era fermato a 41 GW) ma con una crescita della generazione elettrica minore del 2022 (+36 TWh quest’anno contro +48 TWh dell’anno scorso).

Insieme, eolico e fotovoltaico hanno fornito per la prima volta più di ¼ dell’elettricità UE, arrivando a coprire il 27% (era il 23% nel 2022). “Il sistema elettrico dell’UE ha continuato il suo passaggio verso uno alimentato da energia eolica e solare poiché il 24% delle ore ha visto meno di un quarto dell’elettricità proveniente da combustibili fossili, rispetto ad appena il 4% delle ore nel 2022”, sottolinea il rapporto sulle rinnovabili elettriche UE.

Le fossili in caduta libera

Nel complesso, la generazione fossile è scesa di 209 TWh nel 2023. Per la prima volta, ha coperto meno di 1/3 del mix elettrico europeo. A trascinare verso il basso le fossili è soprattutto il carbone con -116 TWh (-26%). Allargando lo sguardo, la generazione elettrica da carbone si è dimezzata dal 2016 al 2023 perdendo 327 TWh, compensato dai +354 TWH di eolico e fotovoltaico nello stesso periodo.

E il trend verso il basso del carbone dovrebbe continuare a passo spedito. “Le chiusure delle centrali a carbone sono rallentate durante la crisi energetica, ma il declino strutturale del carbone continua poiché un quinto del parco carbone dell’UE chiuderà nel 2024 e nel 2025”, nota Ember. Il crollo del carbone non ha comportato un aumento del gas, la cui generazione è calata del 15% a 452 TWh (-82 TWh in un anno). È la più grande riduzione annua almeno dal 1990. “Questo è stato il quarto anno consecutivo di declino della produzione di gas”, sottolinea il rapporto.

A facilitare crollo delle fossili e balzo delle rinnovabili è stato anche il calo della domanda di elettricità, che segna -3,4% nel 2023 rispetto all’anno prima e -6,4% sul 2021, all’inizio della crisi dell’energia. Ma solo 1/3 di questo calo può essere attribuito alla contrazione della domanda di elettricità da parte dell’industria.