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Rinnovabili elettriche, in nove mesi installati 2 GW di nuova potenza

Continua il trend di crescita per i nuovi impianti solari, eolici e idroelettrici in Italia. Tutti e tre i seguenti sono in netto avanzo sul dato 2021 ma è il fotovoltaico a farla da padrone con ben 1,57 GW installati dal 1 gennaio al 30 settembre

Rinnovabili elettriche in italia
Foto di Karsten Würth su Unsplash

Il nuovo aggiornamento dell’Osservatorio FER realizzato da Anie rinnovabili

(Rinnovabili.it) – Le rinnovabili elettriche in Italia hanno rialzato la testa. Complici le prime timide semplificazioni e gli incentivi per il fotovoltaico su piccola scala, il settore ha messo una buona distanza tra i risultati 2021 e quelli di quest’anno. Per la precisione da gennaio a settembre 2022, gli impianti solari, eolici e idroelettrici sono cresciuti di ben 1,98 GW, pari ad un aumento del 146 per cento rispetto i primi 9 mesi dello scorso anno. Ma, sebbene l’incremento di potenza riguardi tutte e tre le fer elettriche, un settore ha dominato in maniera indiscussa.

Fotovoltaico, la regina delle rinnovabili elettriche

Il fotovoltaico italiano ha da solo rappresentato tre quarti della nuova potenza verde installata. A sottolinearlo è l’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di ANIE Federazione, sulla base dei dati Gaudì di Terna. L’aggiornamento mostra come tra le rinnovabili elettriche, gli impianti solari abbiano dato il meglio con 1,57 GW di nuova capacità installata al 30 settembre (più 159 per cento) in realtà nel terzo trimestre dell’anno, il segmento ha rallentato ma il risultato finale appare comunque degno di nota e secondo le estrapolazioni di SolarPower Europe il Belpaese potrebbe chiudere l’anno con ben 2,6 GW di nuovo fotovoltaico. Portando il totale cumulato a 24 GW.

Analizzando nel dettaglio le installazioni di taglia sopra i 10 kW costituiscono la fetta più consistente (39% del totale), seguiti dagli impianti con potenza tra 10 kW ed 1 MW (35%) e quindi da quelli sopra 1 MW (25%). Quest’ultimi appaiono in ripresa rispetto agli scorsi anni, con ben 42 installazioni da gennaio a settembre per una potenza complessiva di 26 MW. Le regioni che hanno avuto l’incremento maggiore di nuova potenza installata, rispetto allo stesso periodo del 2021, sono Sardegna (+712%) e Valle d’Aosta (+1.279%). Da sottolineare che, in realtà, tutti i territori mostrano un andamento positivo. Tuttavia, per valore assoluto si sono contraddistinte le Regioni Lombardia, Lazio, Sicilia e Veneto rispettivamente con 242, 175, 171 e 164 MW.

Eolico e idroelettrico, crescite piccole ma continue

Anche per l’eolico l’osservatorio delle rinnovabili elettriche registra un trend in forte crescita con 381 MW di nuova potenza installata. Le installazioni di potenza superiore ad 1 MW rappresentano l’88% del totale. Gli impianti di taglia sopra 1 MW realizzati alla fine del 3° trimestre sono 14, di cui 9 installati nel solo periodo luglio-settembre: due in Campania da 50,5 MW e 15 MW, uno in Sicilia, Basilicata e Molise rispettivamente da 28,8 MW, 35 MW, 29,4 MW e, infine, quattro in Puglia da 15 MW, 8,2 MW, 8,2 MW e 43,8 MW. Complessivamente sono stati connessi alla rete 135 impianti da gennaio a settembre 2022. In ripresa anche l’idroelettrico serbe con ritmi decisamente più contenuti d gennaio a settembre il comparto ha connesso alla rete 37 MW di nuova potenza. Degli 94 impianti aggiunti in questi nove mesi, 7 risultavano essere di taglia superiore a 1 MW. Dal punto di vista regionale, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta segnano il maggior incremento di nuova potenza installata rispetto al periodo gennaio-settembre 2021.

Rinnovabili elettriche, le criticità nazionali

Sebbene sia positiva la continua crescita delle rinnovabili elettriche in Italia, ANIE Rinnovabili sottolinea come il trend incrementale non sia ancora allineato agli obiettivi energetici del 2030. “La principale criticità  – spiega l’Associazione – sta negli iter autorizzativi e nel disegnare un quadro normativo e regolatorio di medio/lungo termine”.

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Uno dei problemi principali? Per il completamento del procedimento di VIA, non basta il benestare della Commissioni VIA-VAS. Occorre acquisire anche la valutazione del Ministero della cultura (MIC), il cui parere è spesso contrapposto a quello del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE). “Inoltre, per la costruzione e l’esercizio degli impianti dopo il parere di VIA in sede statale (a cui sono sottoposti i progetti fotovoltaici di potenza ≥ 10 MW ed i progetti eolici di potenza ≥30 MW) occorre conseguire il parere dell’Autorizzazione Unica, la cui valutazione, posta in capo agli enti regionali, provinciali, comunali e locali, rischia di vanificare gli sforzi del MASE, del MIC e dei proponenti dei progetti”.