Il taglio non si applicherà dal momento che nel 2013, la potenza complessivamente assegnata tramite le procedure di Aste e Registri è stata inferiore all'80% della somma delle potenze disponibili
(Rinnovabili.it) – Gli operatori di impianti alimentati a fonti rinnovabili elettriche (diverse dal fotovoltaico) possono tirare un sospiro di sollievo, per ora. Né quest’anno né il prossimo sarà applicata la prestabilita decurtazione degli incentivi. Secondo quanto previsto dalla normativa, le tariffe incentivanti base sarebbero state ridotte del 2% nel caso in cui nel 2012-2013 la potenza complessivamente assegnata tramite le procedure di Aste e Registri fosse stata superiore all’80% della somma delle potenze disponibili per i medesimi anni. Evento che non si è verificato: la potenza complessivamente assegnata è risultata inferiore alla soglia dell’80%, sia relativamente ai Bandi 2012, con riferimento alla potenza disponibile per l’anno 2013, sia relativamente ai Bandi 2013, con riferimento alla potenza disponibile per l’anno 2014.
A darne notizia è il Gestore dei Servizi Energetici, a risposta delle richieste presentate dal Presidente Togni nell’Assemblea annuale dell’ANEV e promesse nella stessa sede dal Dott. Francesco Sperandini, Direttore della Divisione Operativa del GSE; chiarimenti che oggi consentiranno a tutti gli operatori e in particolare a quelli eolici di poter partecipare alle aste con la trasparenza necessaria, spiega l’ANEV. L’associazione accoglie positivamente lo sforzo del Gestore nel rendere trasparenti e chiari i meccanismi per accedere alle tariffe incentivanti, facilitando l’attività degli operatori, e in particolare per quelli eolici di cui è rappresentativa, che svolgono il loro lavoro in un quadro normativo farraginoso e complesso. “Le difficoltà operative – spiega in una nota stampa – che le prime aste hanno palesato, con l’elevata incertezza e il numeroso contenzioso scaturitone, confermano che il sistema andrebbe rivisto e semplificato” e le speranze sono che “ciò possa avvenire con un intervento organico che superi le attuali problematiche e che gli attuali meccanismi incentivanti possano essere stabilizzati senza interventi retroattivi e penalizzanti per gli operatori rinnovabili”.