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Rinnovabili: a luglio i primi certificati verdi cinesi

La Commissione cinese dello Sviluppo e della Riforma è pronta a lanciare il programma pilota. Se avrà successo diverrà obbligatorio dal 2018

Rinnovabili: a luglio i primi certificati verdi cinesi

 

(Rinnovabili.it) – In Cina la stupefacente crescita delle rinnovabili ha fatto maturare in poco tempo le condizioni ideali per creare un nuovo mercato dei certificati verdi. Si tratta di titoli negoziabili rilasciati ai proprietari di impianti “green” in misura proporzionale all’energia prodotta. Meccanismo ben conosciuto in Italia (anche se ormai prossimo alla dismissione) è decisamente una novità per il Gigante Asiatico che sceglie questa modalità nel tentativo di tagliare gli incentivi al comparto delle fonti alternative.

 

Secondo quanto rivelato dalla Commissione cinese dello Sviluppo e della Riforma (NDRC), il nuovo mercato dei certificati verdi sarà lanciato formalmente il primo luglio di quest’anno attraverso un programma pilota. I proprietari di impianti fotovoltaici ed eolici potranno prendervi parte ottenendo titoli commerciabili con le imprese private e statali che devono invece tagliare la loro quota emissioni.

 

Ovviamente, per i produttori di green energy che acconsentiranno, partecipare al nuovo sistema significherà dover rinunciare agli incentivi statali. La misura infatti è una di quelle studiate da Pechino per alleggerire il peso finanziario dei generosi sussidi elargiti al comparto. Lo scorso mese il governo ha annunciato il nuovo piano di sviluppo energetico quinquennale, annunciando tagli alle tariffe incentivanti e una maggiore razionalizzazione degli impianti. Tagli che sono diventati effettivi dal primo gennaio 2017 e che riflettono in parte la diminuzione del costo di produzione di energia rinnovabile e il calo dei consumi nazionali.

 

Per ora la Commissione non si sbottona più di tanto: attraverso una nota stampa fa sapere che ogni certificato verde rappresenterebbe un MWh di energia, prodotta da sole o vento. Ancora nulla si sa circa il prezzo con cui verrebbe commercializzata, ma la Commissione tende a chiarire che non potrà essere superiore al valore degli incentivi del FiT. La NDRC avrà il compito di monitorare il programma pilota e valutare se lanciare o meno un regime obbligatorio per certificati verdi a partire dal 2018.