Quanto pesano gli incentivi all’efficienza energetica e alle rinnovabili in bolletta?
(Rinnovabili.it) – Dover pagare gli incentivi alle rinnovabili in bolletta è ancora oggi un tema che divide. Le più grandi battaglie contro le fonti energetiche alternative si sono dibattute soprattutto intorno ad un elemento: il peso della componente A3 nella fattura elettrica per famiglie e imprese. L’attuale sistema incentivante prevede, infatti, che l’energia elettrica generata dagli impianti rinnovabili sia acquistata dal Gestore del Sistema elettrico (Gse) a condizioni economiche “favorevoli” per l’impresa produttrice: la differenza tra i costi sostenuti dal Gse per l’acquisto di questa energia e i ricavi della successiva rivendita sul mercato all’ingrosso, è finanziariamente coperta dalla componente A3.
Oggi questa voce rappresenta circa il 14% della spesa elettrica ma è solo una parte degli oneri “verdi” pagati annualmente dagli italiani. Nel conto vanno sommati anche gli incentivi all’efficienza energetica (tariffa UC7 nella bolletta elettrica e tariffa RE nella bolletta del gas) e alle rinnovabili termiche (tariffa RE nella bolletta del gas).
Cosa significa in termini prettamente economici? Che nel 2016 una famiglia tipo (4 persone) ha speso 136 euro per efficienza e rinnovabili in bolletta sui 2.600 euro totali pagati a elettricità e gas. O sarebbe meglio dire, ha contribuito con 136 euro (il 5% della sua spesa energetica annuale) alla promozione della sostenibilità italiana. Si perché come fa nota il GSE in un nuovo studio queste risorse hanno portato a risultati precisi: a fronte di tale impegno è stato possibile sostenere la produzione di 81 TWh di energia pulita, il risparmio di 15 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio ed evitare l’emissione in atmosfera di circa 44 milioni di tonnellate di gas serra.
La progressiva chiusura dei meccanismi incentivanti le FER elettriche sta liberando risorse anno dopo anno. Il che significa che la spesa per le rinnovabili in bolletta andrà progressivamente a diminuire per quanto riguarda la voce A3. Già quest’anno, secondo i calcoli del Gestore, i 136 euro si ridurranno a 114 euro, o più precisamente il 4% della spesa energetica annua. Aumenteranno però, anche se in maniera meno sensibile, gli oneri per Conto Termico e certificati bianchi, con un picco di spesa raggiunto nel primo caso nel 2020 e nel secondo nel 2018.
Nello studio, il GSE ricorda anche come esistano diversi modi per ridurre le bollette, da misure a costo zero riducendo gli sprechi e scegliendo le tariffe energetiche più appropriate, a quelle che comportano degli investimenti ad esempio efficientando la propria abitazione o installando un impianto rinnovabile.