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Regno Unito, il 26.8% dell’elettricità 2022 veniva dall’eolico

Secondo i dati di National Grid ESO i parchi eolici britannici hanno segnato un nuovo record nel 2002 aumentando di oltre 5 punti percentuali il contributo sui consumi elettrici.

Regno Unito eolico
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I dati del Regno Unito su eolico, gas e carbone

(Rinnovabili.it) – È cresciuta la produzione elettrica dal gas, è calata ulteriormente quella dal carbone. E sebbene le rinnovabili non siano ancora in grado di superare le fossili nel Regno Unito, per l’eolico UK il 2022 è stato un altro anno da record. Le wind farm nazionali hanno fornito in media il 26,8% dell’elettricità, con picchi sopra il 70% a novembre e dicembre. A titolo di confronto l’eolico 2021 aveva coperto il 21% del fabbisogno elettrico del paese.

I dati appartengono alla National Grid ESO, l’operatore della rete britannica che in questi giorni tira le somme sull’anno appena concluso. “Negli ultimi 12 mesi il gas ha continuato a svolgere un ruolo importante nel fornire la maggior parte dell’elettricità utilizzata in Gran Bretagna, ma ci sono stati cambiamenti significativi in altre tecnologie nel corso del 2022. L’elettricità prodotta dalle turbine eoliche ha aumentato la sua importanza per il funzionamento della rete nazionale. Nel novembre 2022, per la prima volta è stata generata dal vento una potenza di oltre 20 GW”.

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Parte del merito va anche ad Hornsea 2, il più grande parco eolico offshore al mondo, realizzato al largo della costa dello Yorkshire nel Mare del Nord, è divenuto pienamente operativo nell’agosto di quest’anno. Con le sue 165 turbine, la centrale marina ha, da sola, aggiunto al mix produttivo del paese 1,3 GW. Una capacità sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di 2,5 milioni di case.

 “Nel corso del 2022 abbiamo visto fonti di elettricità a zero emissioni di carbonio [ è compreso il nucleare] svolgere un ruolo crescente nella fornitura elettrica – spiega la National Grid in una nota stampa – con oltre il 50% dell’elettricità proveniente da queste fonti a febbraio, maggio, ottobre, novembre e dicembre. Le fonti a zero CO2  hanno continuato a sovraperformare la generazione tradizionale di combustibili fossili negli ultimi 12 mesi, fornendo il 48,5% dell’elettricità utilizzata quest’anno, rispetto al 40% delle centrali elettriche a gas e carbone. L’uso del carbone nel nostro mix energetico quotidiano ha continuato a diminuire, fornendo solo dell’1,5% della produzione 2022, a dimostrazione della significativa riduzione avvenuta negli ultimi dieci anni: nel 2021 rappresentava il 43% dell’energia elettrica generata”.