L’eolico europeo ha coperto quasi il 20% dei consumi
(Rinnovabili.it) – Il vento che ha soffiato sull’Unione europea lo scorso lunedì ha segnato un vero e proprio record. L’aggiornamento quotidiano fornito da Wind Europe, l’associazione che rappresenta l’eolico europeo, parla di ben 1,6 miliardi di kWh prodotti a fronte di una media che, nello scorso anno, è stata di circa 821 milioni di kWh giornalieri.
Grazie alle favorevoli condizioni meteo, le turbine europee hanno regalato al settore dell’energia pulita l’ennesimo buon risultato, dopo che lo scorso anno l’eolico ha superato il carbone come seconda forma di produzione di energia elettrica nel Vecchio Continente.
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Nel dettaglio, nella giornata dell’11 settembre l’eolico ha fornito il 19,8 per cento della domanda elettrica comunitaria. Una quota che – come spiega oggi l’ANEV – è in grado di coprire i fabbisogni di 162 milioni di famiglie o il 56 per cento di quella consumata mediamente dall’industria europea. Gli oltre 153,9 GW di capacità istallata dimostrano dunque di poter mantenere le promesse fatte: nel settore convergono la maggior parte degli investimenti energetici europei e i nuovi piani di sviluppo dell’eolico offshore dovrebbero poter velocemente moltiplicare i benefici raggiunti fin’ora.
Buoni risultati si sono avuti anche ieri quando gli aerogeneratori marini (contiamo oltre 12 GW istallati nelle acque comunitarie) hanno prodotto addirittura 251 GWh. Anche per quanto riguarda l’Italia i dati di questi giorni sono molto alti. Ieri nel nostro Paese il 12,9 per cento della richiesta di elettricità è stata coperta con l’eolico: 111 GWh, pari i consumi di 11 milioni di famiglie italiane.
“L’ANEV – commenta l’associazione in una nota stampa – accoglie positivamente questa notizia e auspica che in futuro si possa fare di più. Uno studio ANEV sul potenziale eolico italiano, stima infatti al 2030 che la produzione elettrica da fonte eolica possa raggiungere i 36,4 TWh annui, con un obiettivo di potenza installata pari a 17.150 MW, di cui 950 MW offshore e 400 MW minieolici”.