Si modifica ancora la classifica dei maggiori produttori eolici mondiali
(Rinnovabili.it) – Il 2020 sarà ricordato come un buon anno per l’energia del vento. Nonostante la crisi planetaria, il settore ha messo in funzione quasi 100 GW di nuova capacità. Per la precisione, i dati di settore parlano di 96,3 GW, ovvero 35,6 GW in più rispetto al 2019. La maggior parte di questa capacità è stata installata a terra (94%), poiché le nuove installazioni offshore hanno subito una flessione, ma nel complesso il risultato è entusiasmante.
E forse non sorprenderà sapere che sugli aerogenratori entrati in servizio vi sono davvero poche firme di fabbrica. Gli ultimi dati della società di ricerca BloombergNEF (BNEF) mostro infatti che nel 2020 quattro produttori eolici hanno da soli fornito più della metà (51%) delle turbine installate a livello mondiale. Altre sei aziende hanno coperto altri 30 GW.
Ma l’informazione più interessante è contenuta nelle posizioni stesse della classifica 2020. La danese Vestas, dopo quattro anni di indiscussa leadership, perde il suo primo posto scivolando in terza posizione. Va peggio alla spagnola Siemens Gamesa che dal secondo gradino del podio nel 2019, finisce oggi in quinta posizione. A conquistare spazi sono invece: la statunitense GE, prima tra i produttori eolici 2020 (4a nel 2019) e le cinesi Goldwind ed Envision Energy, rispettivamente in seconda (3a nel 2019) e quarta posizione (5a nel 2019).
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Tuttavia, sottolineano gli analisti, le quote di mercato sono destinate a cambiare nuovamente. “GE e Goldwind hanno conquistato i primi due posti nella classifica di quest’anno concentrandosi sui mercati più grandi”, ha spiegato Isabelle Edwards di BloombergNEF e autrice principale del rapporto 2020 Global Wind Turbine Market Shares. Entrambe hanno giocato in casa. Per GE, gli Stati Uniti hanno rappresentato circa il 70% del suo portafoglio globale, pari a 13,5 GW di turbine commissionate. Goldwind come le altre compagnie cinesi della classifica si sono per lo più dedicate al mercato nazionale. “Questa strategia potrebbe non essere così fruttuosa nel 2021, dal momento che in quelle aree i sussidi (eolici) sono prossimi alla fine“, spiega Edwards. “Vestas si assume meno rischi di mercato, con le sue turbine installate in 34 paesi lo scorso anno”.
Il rapporto di BNEF evidenzia anche come, nel 2020, la Repubblica popolare abbia installato da sola 57,8 GW dei 96 GW mondiali. Questo aumento della domanda, corrispondente all’ultimo round di incentivi cinesi dedicato al vento, ha consentito ai piccoli produttori nazionali di aerogeneratori di utilizzare appieno la loro capacità di produzione, guadagnando terreno sui concorrenti stranieri nella classifica globale.
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“Sebbene ogni regione abbia commissionato una capacità maggiore rispetto l’anno precedente, la crescita senza precedenti osservata nel 2020 dovrebbe essere attribuita al mercato eolico cinese”, ha aggiunto l’analista. “Quasi tutti i produttori eolici ora vendono turbine in Cina e nel 2020 era il secondo mercato più grande sia per GE che per Vestas”.