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Il primo parco eolico galleggiante d’Italia ottiene l’autorizzazione

Valutazione d'Impatto Ambientale positiva per il progetto della 7Seas Med pianificato nel canale di Sicilia, a 35 km dalla costa

primo parco eolico galleggiante d'Italia
La seconda turbina eolica galleggia su larga scala al mondo (e la prima ad essere installata senza l’uso di navi da trasporto pesante), la WindFloat da 2 MW, a circa 5 km al largo di Aguçadoura , in Portogallo. By Untrakdrover – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22868578

Il primo parco eolico galleggiante italiano avrà 250 MW di capacità

(RInnovabili.it) – C’è finalmente la prima VIA positiva per quello che potrebbe essere, a tutti gli effetti, il primo parco eolico galleggiante d’Italia. Il progetto in questione è la centrale da 250 MW pianificata da 7Seas Med nelle acque siciliane. Venti aerogeneratori con una potenza unitaria di 12 MW, privi delle tradizionali fondamenta fisse al fondale marino. A tenere in posizione le turbine saranno, infatti, le speciali piattaforme TetraSub progettate da Stiesdal Offshore Technologies e composte da strutture tubolari disposte secondo un tetraedro asimmetrico con casse di zavorra nei vertici del triangolo di base. 

L’eolico flottante in Italia

Al momento l’Italia possiede un solo impianto eolico offshore in funzione (o più precisamente nearshore) e il motivo dietro a questo unicum impiantistico è complesso. Per anni il problema principale sono state le autorizzazioni, unitamente ad una mancanza di supporto economico  e legislativo. Ottenere il via libera per impianti così vicino alla costa è tutt’ora un’impresa. Perché non allontanarsi dalla riva allora? Con la tradizionale tecnologia eolica a fondamenta fisse questo era impossibile nel Mar Mediterraneo, caratterizzato da fondali che diventano rapidamente profondi. L’arrivo della tecnologia flottante, che prevede l’uso di piattaforme ancorate anziché solidi blocchi di cemento, ha aperto un nuovo capitolo per l’energia del vento nel bacino mediterraneo e in Italia. Oggi si stima che l’eolico galleggiante nazionale abbia un potenziale sviluppabile di ben 207,3 GW. Nelle acque a largo di Sardegna, Sicilia e Puglia, le zone marine più promettenti.

Il primo parco eolico galleggiante d’Italia

In attesa di vedere anche come si svilupperà la normativa di settore – gran parte dell’attenzione è puntata sul Decreto FER 2 – diversi progetti hanno iniziato il percorso del Procedimento Unico in materia ambientale. Di cosa si tratta? Di una semplificazione delle procedure relative alla richiesta di autorizzazione ambientale, che assorbe tutte le tipologie autorizzative in materia. Il procedimento può essere richiesto per i progetti di competenza statale sottoposti a procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA). E come fa sapere oggi l’ANEV, il Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero della Cultura ha emesso il primo decreto di Provvedimento Unico per un parco eolico galleggiante in Italia, ossia il progetto di 7Seas Med.

La futura centrale sarà posizionata nel Canale di Sicilia, a circa 35 km dalla costa di Marsala, utilizzando soluzioni ingegneristiche innovative volte a ridurre al minimo l’impatto sia a livello ambientale che visivo.

Per l’associazione si tratta del “primo passo di un settore che sta nascendo e che potrebbe dare un importante sviluppo industriale, occupazionale ed ambientale al nostro Paese che vede molte aziende pronte a cogliere la sfida dell’applicazione marina dell’eolico”. “Secondo l’ultima bozza del DM – continua la nota stampa dell’ANEV – la Valutazione d’impatto Ambientale positiva permette alla 7Seas Med di partecipare alle aste previste dal decreto FER2 per gli incentivi all’eolico offshore, mentre il titolo autorizzativo completo sarà necessario per la realizzazione dell’opera da parte dell’azienda”.

Per approfondire il progetto e l’iter

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.