Tocca l’acqua il primo impianto eolico offshore d’Italia
(Rinnovabili.it) – Si avvia verso la conclusione la travagliata storia di Beleolico, il primo impianto eolico offshore d’Italia. Renexia, la controllata del Gruppo Toto a cui è affidata la realizzazione, ha annunciato di aver completato i lavori di posizionamento della prima delle 10 turbine del parco: un aerogeneratore a fondamenta fisse da 3 MW di capacità, posizionato nella rada del porto di Taranto. E sebbene la struttura sia più facilmente classificabile come nearshore (vicino alla costa) piuttosto che offshore, l’operazione segna un momento decisivo per lo sfruttamento dell’energia eolica nel Mar Mediterraneo. Soprattutto alla luce delle difficoltà che Beleolico ha dovuto superare per ottenere il via libera.
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Il progetto era stato presentato, infatti, nel lontano 2008. Ma solo a luglio 2012 aveva ottenuto parere positivo per la Via e la Vas da parte del ministero dell’Ambiente, in contrapposizione con il parere negativo allora presentato dalla Regione Puglia assieme alla Soprintendenza dei beni paesaggistici. Si era quindi fatto avanti il Comune di Taranto, anch’esso contrario all’impianto. L’amministrazione locale aveva presentato ricorso al TAR di Lecce chiedendo l’annullamento dell’autorizzazione unica concessa al progetto. Ricorso bocciato prima dal tribunale pugliese e poi dal Consiglio di Stato nel 2015.
Beleolico guarda al territorio
Per l’accesso agli incentivi si è invece dovuto attendere le aste rinnovabili del 2016. In quell’anno Beleolico srl (la società di progetto che detiene i diritti) è risultata in posizione utile in posizione utile tale da ottenere una tariffa incentivante pari a 161,7 euro il MWh. La tariffa totale appare tuttavia più alta in quanto l’azienda godrà di ulteriori 40,0 euro il MWh per essere presa in carico anche la realizzazione della rete.
Oggi si entra finalmente nel vivo del progetto con la conclusione delle fasi di assemblaggio dell’aerogeneratore; operazioni supportate dalla nave cantiere MPI Resolution di Van Oord.
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Il primo parco eolico offshore d’Italia (e del Mar Mediterraneo) sorgerà a circa 100 metri dalla costa su uno specchio acqueo di oltre 130.000 metri quadrati. A pieno regime le 10 turbine dovrebbero offrire 30 MW di potenza, assicurando “una produzione di oltre 58 mila MWh”, scrive Renexia. E coprendo il coprire “il fabbisogno elettrico annuo di 60 mila persone”. Nei 25 anni di concessione assegnati al progetto 25 anni, la società lavorare affinché l’indotto del parco porti vantaggi economici anche per il territorio.