I rappresentanti di Polonia, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Lituania, Estonia e Lettonia hanno firmato la Baltic Sea Offshore Wind Declaration. L'obiettivo? Accelerare in maniera coordinato lo sviluppo dell'eolico marino
Verso 93 GW di nuova potenza eolica nelle acque baltiche
(Rinnovabili.it) – Realizzare un nuovo mercato energetico sulle acque baltiche, sfruttando il vento che soffia a largo delle coste in maniera “intelligente” e senza dimenticare la tutela ambientale. È questo l’obiettivo che accomuna Polonia, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Lituania, Estonia e Lettonia. I rappresentati governativi degli otto Paesi hanno firmato ieri, assieme alla Commissione Europea, la Baltic Sea Offshore Wind Declaration. Di cosa si tratta? Di una dichiarazione di intenti finalizzata ad accelerare l’installazione di nuova potenza eolica offshore.
Nel dettaglio, le nazioni si sono impegnate a collaborare per promuovere l’espansione energetica in mare, coordinando e ottimizzando le attività nel contesto Baltic energy market interconnection plan (BEMIP). Il piano in questione, lanciato nel 2014, mira a sincronizzare la rete elettrica degli Stati baltici con la rete dell’Europa continentale entro il 2025. Ma il nuovo Green Deal europeo ha impresso una accelerazione verde ai progetti di sviluppo energetico comunitario. Ecco perché gli otto firmatari hanno deciso di “includere nel pacchetto” anche obiettivi di nuova potenza eolica offshore.
La collaborazione, spiega oggi Wind Europe, includerà questioni relative a progetti offshore ibridi, reti intelligenti e digitalizzazione. Secondo quanto riportato nel testo, i paesi svilupperanno anche approcci coordinati alla pianificazione marittima, tenendo conto di altri usi dello spazio marino e della protezione ambientale. “La Dichiarazione odierna segna un’altra pietra miliare per la transizione energetica in Polonia e in tutta la regione baltica”, ha affermato Malgosia Bartosik, vice CEO di WindEurope. “I governi ripongono fiducia nelle tecnologie eoliche offshore economiche, efficienti e affidabili. Riconoscono che l’energia del vento possa essere un motore della ripresa europea dal COVID19, garantendo crescita e posti di lavoro a lungo termine. Lo spirito di collaborazione della dichiarazione odierna dovrebbe figurare anche nella strategia dell’UE per le energie rinnovabili offshore”.
D’altra parte il potenziale sfruttabile è alto. Stime della Commissione europea ritengono che nel Mar Baltico – relativamente poco profondo e molto ventoso, – possano essere installati fino a 93,5 GW eolici. Mentre allo stato attuale si contano appena 2,2 GW. In questo contesto la Polonia vorrebbe assumere un ruolo di spicco. La nuova strategia energetica nazionale ha fissato un obiettivo di 28 GW di nuova potenza eolica nelle sue acque, entro il 2050. Ciò rappresenterebbe circa un terzo di tutte le installazioni potenziali del Mar Baltico.
Il gruppo di alto livello del BEMIP ha ora il compito di rendere operativa la dichiarazione, redigendo un programma di lavoro per lo sviluppo eolico offshore, che tenga conto delle politiche nazionali stabilite nei PNIEC, nonché degli sviluppi politici dell’UE. La presentazione di questo programma è prevista per la prima metà del 2021.