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Un polo dell’eolico galleggiante in Italia, il MASE cerca i porti

polo dell'eolico galleggiante
By Lars Christopher – originally posted to Flickr as Hywind, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6958435

Primi passi verso la creazione del polo strategico per l’eolico galleggiante nazionale

Creare un polo dell’eolico galleggiante in Italia, che si occupi di progettare, produrre e assemblare piattaforme flottanti per gli aerogeneratori e le infrastrutture elettriche. Questo uno degli obiettivi nel DL 9 dicembre 2023, n. 181 (anche noto come Decreto Sicurezza Energetica), convertito con modificazioni dalla L. 2 febbraio 2024, n. 11.

L’atto ha definito le prime misure per lo sviluppo della filiera nazionale relativa agli impianti eolici in mare del tipo “floating”, la tecnologia offshore che più si adatta ai profondi fondali mediterranei. E oggi si compiono i primi passi per concretizzare le nuove norme. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha pubblicato il 18 aprile 2024 l’avviso pubblico per la manifestazione di interesse dedicata alle Autorità portuali per lo sviluppo della cantieristica navale. Da legge, infatti, il MASE ha il compito di individuare, in almeno due porti del Mezzogiorno o in zone portuali limitrofe a territori impegnati nel phase out del carbone, aree demaniali marittime dove creare il futuro polo dell’eolico galleggiante.

Per la precisione il provvedimento punta ad “aree demaniali marittime con relativi specchi acquei esterni alle difese foranee a destinare […] alla realizzazione di infrastrutture idonee a garantire lo sviluppo degli investimenti del settore della cantieristica navale per la produzione, l’assemblaggio e il varo di piattaforme galleggianti e delle infrastrutture elettriche funzionali allo sviluppo della cantieristica navale per la produzione di energia eolica in mare”.

C’è tempo fino al 18 maggio 2024

Le manifestazioni di interesse dovranno includere una descrizione dettagliata delle attività proposte, con l’indicazione dei requisiti minimi, riguardanti la costruzione e assemblaggio dei galleggianti e l’integrazione dei componenti della turbina eolica (torre, navicella e pale). Dovranno inoltre dettagliare le tempistiche di realizzazione, la fattibilità tecnico economica degli interventi e le ulteriori fonti di finanziamento.

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Si tratta di un primo importante intervento del Governo per dare attuazione al nostro decreto che incentiva la produzione di energia da impianti di eolico offshore, contribuendo in maniera innovativa alla decarbonizzazione e alla transizione energetica”, ha commentato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto in occasione della pubblicazione dell’avviso. Tutta la documentazione dovrà essere inviata al Dicastero tramite PEC entro il 18 maggio 2024.

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