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Picchi di produzione eolica? Tedeschi e cechi li affrontano così

Operatori di rete cechi e tedeschi hanno concordato un piano per realizzare nelle città di Hradec e Rohrsdorf dei trasformatori entro la fine del 2016

picchi di produzione eolica(Rinnovabili.it) – In Germania la chiusura di otto centrali nucleari nel 2011 – a seguito dell’incidente di Fukushima – ha necessariamente comportato che la nazione riadattasse il proprio sistema produttivo per venire incontro alle importanti esigenze energetiche del sud del paese. La soluzione numero uno è stata quella di affidarsi ai giganteschi parchi eolici nel nord del Paese, senza però aver provveduto a creare efficienti sistemi di immagazzinamento energetico in caso di sovrapproduzione. Ciò comportata tuttora che nelle giornate particolarmente ventose, per evitare che la rete si sovraccarichi, l’elettricità venga indirizzata oltre confine, in Paesi come la Repubblica Ceca.

 

D’altro canto l’infrastruttura ceca è a continuo rischio di saturazione essendo stata progettata per flussi stabili e continui e quindi dotata di poco flessibilità. Questi cosiddetti flussi di loop sono più acuti in autunno e all’inizio dell’inverno. Per risolvere il problema operatori di rete cechi e tedeschi hanno concordato un piano per realizzare nelle città di Hradec e Rohrsdorf dei trasformatori entro la fine del 2016 e premunirsi in tal modo contro i flussi in eccesso di energia elettrica prodotta dal vento. “L’installazione di variatori di fase in entrambe le sottostazioni migliorerà significativamente il controllo dei flussi non programmati”, ha detto il gestore della rete ceco CEPS in un comunicato.