Sancita l'intesa sullo schema di decreto ministeriale recante la disciplina e la regolamentazione del funzionamento della piattaforma digitale per le aree idonee
Lo schema di decreto della Piattaforma digitale Aree idonee
Nuovi passi avanti verso l’attesa Piattaforma Aree idonee per le fonti energetiche rinnovabili (FER). Nella seduta del 12 settembre 2024 la Conferenza Unificata ha raggiunto l’intesa sul relativo schema di decreto ministeriale. Il provvedimento è uno degli strumenti necessari per la buona operatività del Decreto Aree Idonee Rinnovabili, entrato ufficialmente in vigore il 3 luglio 2023.
Ed è la stessa Conferenza Unificata ad aver annunciato il suo assenso pubblicando l’atto n. 115/CU. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Lo schema su cui l’Unificata si è pronunciata, riporta la disciplina e la regolamentazione delle modalità di funzionamento della futura piattaforma digitale che dovrà essere realizzata presso il Gestore dei Servizi Energetici (GSE). La sua finalità? Garantire un adeguato servizio di supporto alle Regioni e alle Province autonome nel processo di individuazione delle aree idonee e nelle attività di monitoraggio ad esso connesse.
A richiedere questo strumento è stato il decreto legislativo dell’8 novembre 2021, n. 199, con cui l’Italia ha recepito nel proprio ordinamento la Direttiva comunitaria sulle energie rinnovabili del 2018 (REDII). L’articolo 21 del D.lgs., infatti, incaricava l’allora Ministero della transizione ecologica – oggi dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – di provvedere al contesto regolatorio.
Piattaforma Aree Idonee, di cosa si tratta?
A regime la Piattaforma Aree Idonee per le FER aiuterà le amministrazioni territoriali ad individuare le zone adatte alla realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici.
Lo strumento dovrà includere tutte le informazioni e gli elementi necessari alla Regioni e Province autonome per connettere ed elaborare i dati finalizzati alla caratterizzazione e qualificazione del territorio. “Anche in relazione alle infrastrutture già realizzate e presenti nonché in relazione a quelle autorizzate e in corso di autorizzazione, la stima del potenziale e la classificazione delle superfici e delle aree”, si legge sul provvedimento.
Un passaggio è ovviamente presente anche DM del 21 giugno 2024. “Ai fini dell’e aree idonee le regioni e province autonome possono avvalersi della piattaforma digitale […] A tal fine, le regioni e le province autonome, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e il Ministero della cultura, rendono disponibili le informazioni di loro competenza necessarie al funzionamento e all’implementazione della predetta piattaforma”.
leggi anche Rinnovabili italiane da record nel I semestre 2024 e fossili al minimo