Approvato il Piano energetico 2030 della Danimarca
(Rinnovabili.it) – Il governo danese ha pubblicato l’Energi – til et grønt Danmark (letteralmente Energia, per una Danimarca verde), l’attesa strategia nazionale con cui Copenaghen definisce le mosse energetiche dal 2020 al 2030. Il piano, che deve essere ancora formalizzato, presenta diverse proposte sul fronte della decarbonizzazione danese a cominciare dalla quota di fonti rinnovabili nel mix produttivo: il paese vuole portare le green energy almeno al 50 per cento sull’offerta di energia primaria entro la fine del prossimo decennio. Per la stessa data, la nazione spera di riuscire ad abbandonare completamente il carbone. Con l’obiettivo a lungo termine di rendersi completamente “fossil free” entro il 2050.
Le iniziative proposte prevedono l’assegnazione di un totale di 4,2 miliardi di corone, pari a circa 563 milioni di euro, nel periodo 2020-2024 per lo sviluppo dell’energia pulita. L’assegnazione dei progetti avverrà, al pari di quanto già annunciato da Spagna, Germania e Italia, sulla base di aste tecnologicamente neutre, ossia gare dove tecnologie differenti competono sullo stesso contingente di potenza. Il piano energetico fa diretto riferimento anche al mega progetto d’eolico offshore da 800 MW: si tratta di una centrale marina composta da 50-70 turbine eoliche, installata ad almeno 50 km di distanza dalla costa nazionale (il sito finale è da definire) e capace di soddisfare il fabbisogno elettrico delle sette città più popolose della Danimarca. Come da programma la gara d’appalto sarà lanciata nel 2021 nella speranza di concludere i lavori per il 2024, massimo 2027 (leggi anche Danimarca: un parco eolico offshore da record per alimentare 7 città)
Nel pacchetto dei finanziamenti alle rinnovabili rientrano gli impianti di sfruttamento delle onde e delle maree, così come le biomasse e il biogas, “a condizione che possano fornire energia verde allo stesso prezzo basso delle altre tecnologie”. Nel dettaglio il governo propone di istituire un fondo da 240 milioni per l’espansione del biogas e di altri “gas verdi” a cui affiancare una task force dedicata a vagliare potenzialità ed efficienze delle bioenergie. Infine, la strategia delinea un piano per “armonizzare e semplificare” il sistema di sussidi statali dedicati alle tecnologie rinnovabili. La Danimarca possiede, infatti, attualmente 35 diversi tipi schemi tariffari differenti che sotto il nuovo regolamento si ridurranno a 6, mentre il livello medio di incentivo diretto passerà da circa 0,22 corone per kWh a 0,10 corone per kWh.