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Il Piano d’Azione UE per l’Energia Eolica punta a 500 GW al 2030

 La strategia, presentata stamane dall'Esecutivo, definisce le azioni immediate che la Commissione, gli Stati membri e l'industria dovranno intraprendere. Sei aree di interesse: autorizzazioni, aste, finanziamenti, competizione, competenze, coordinamento tra le parti

Piano d'Azione UE per l'Energia Eolica
Foto di Peter Beukema su Unsplash

Piano d’azione eolico, ecco le novità

(Rinnovabili.it) – L’attuale situazione nel settore eolico europeo richiede un ripensamento dell’azione. Finora nel Blocco sono stati installati oltre 200 GW eolici, di cui 16 GW offshore. Una capacità grazie a cui l’Unione produce il 16% della sua elettricità (dato 2022). Ma il comparto sta andando incontro ad una serie di rallentamenti, e oggi fa chiaramente fatica a operare in modo redditizio e competitivo. Per questo motivo la Commissione europea ha presentato stamane l’atteso Piano d’Azione UE per l’Energia Eolica (Wind Package), un pacchetto di azioni pensato per traghettare l’Unione vero i 500 GW eolici al 2030.

Ma per capire quali saranno le azioni messe in campo è bene partire dai problemi.

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Le difficoltà dell’eolico europeo

Oggi l’energia del vento comunitaria sta affrontando un mix unico di sfide impedisce al settore di operare come potrebbe. Tali sfide potrebbero essere riassunte in pochi ma essenziali punti:

La conseguenza? Negli ultimi anni, e nel 2022 in modo particolare, tutti i maggiori produttori europei di turbine eoliche hanno riportato perdite operative significative. E il ritmo di costruzione delle nuove fattorie del vento è meno della metà di quanto servirebbe all’UE per raggiungere il suo target 2030. A titolo di esempio: lo scorso anno il Blocco ha installato un record di 16 GW (il 47% in più rispetto al 2021), quando tuttavia il tasso richiesto dal Fit for 55 è di bene 37 GW l’anno.

Un Pacchetto eolico per proteggere l’industria

Il Piano d’Azione UE Energia Eolica nasce per definire una strategia operativa ma anche per coordinare le parti in un percorso di sviluppo condiviso e più resiliente. E lo fa intervenendo sulle politiche e norme in vigore, in sei aree chiave: autorizzazioni, aste, finanziamenti, competizione, competenze, cooperazione.

“Non può esserci transizione verde di successo senza una forte base industriale”, ha commentato Maroš Šefčovič, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo in occasione del lancio del pacchetto eolico. “Dobbiamo assicurarci che tutti i settori siano in grado di operare in un ambiente favorevole per contribuire efficacemente al raggiungimento dei nostri ambiziosi obiettivi climatici ed energetici. Questo pacchetto aiuterà il settore eolico europeo a crescere a livello nazionale e a competere a livello globale, riducendo così la dipendenza da fornitori esterni e creando posti di lavoro verdi per i lavoratori”.

Piano d’Azione Energia Eolica, le azioni immediate

Il Piano d’Azione UE per l’Energia Eolica prevede di  accelerare la diffusione delle turbine grazie a una maggiore prevedibilità e a procedure di autorizzazione più rapide. Questo obiettivo potrà essere raggiunto anticipando l’attuazione delle norme riviste sulle energie rinnovabili nell’ambito del nuovo programma Accele-RES. E ponendo maggiormente l’accento sulla digitalizzazione delle procedure di autorizzazione e sull’assistenza tecnica agli Stati membri. I Paesi UE sono incoraggiati anche a potenziare la pipeline di progetti attraverso chiari impegni eolici, pubblicazione di programmi di aste a medio termine e piani nazionali a lungo termine. Dal canto suo, la Commissione presenterà un piano d’azione sullo sviluppo delle reti.

Aste: I ventisette dovranno migliore progettazione delle aste. Per questo motivo Bruxelles aiuterà gli Stati membri a definire criteri ben concepiti e oggettivi che ricompensino le apparecchiature a più alto valore aggiunto e garantiscano che i progetti siano realizzati pienamente e nei tempi previsti. Il Piano UE Energia Eolica indviduerà anche i rischi di cybersecurity per quanto riguarda le turbine eoliche e le relative infrastrutture e aumentare l’uso degli appalti strategici nel contesto del Global Gateway

Finanziamenti: Per accelerare gli investimenti e i finanziamenti per la produzione di energia eolica in Europa, la Commissione agevolerà l’accesso attraverso il Fondo per l’innovazione, mentre la Banca europea per gli investimenti (BEI) metterà a disposizione garanzie per la riduzione dei rischi. La Commissione incoraggia inoltre gli Stati membri a sfruttare appieno la flessibilità offerta dal quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato modificato per sostenere la produzione eolica nell’UE.

Concorrenza: Per garantire che il settore eolico europeo possa operare in condizioni di parità, l’esecutivo UE monitorerà eventuali pratiche commerciali sleali che avvantaggiano produttori stranieri di turbine o componentistica. Nel contempo continuerà a utilizzare gli accordi commerciali per facilitare l’accesso ai mercati esteri, garantirà la vigilanza contro gli investimenti esteri diretti che minacciano la sicurezza e l’ordine pubblico e promuoverà la standardizzazione nel settore eolico.

Competenze: I partenariati su vasta scala per le competenze nel settore delle energie rinnovabili costituiranno un forum fondamentale per progetti di sviluppo delle competenze. La Commissione agevolerà inoltre l’avvio di accademie europee delle competenze nelle industrie della transizione, che svilupperanno contenuti e materiali didattici con l’obiettivo di formare 100.000 persone entro i primi tre anni.

Collaborazione: La Commissione collaborerà con gli Stati membri e il settore eolico per elaborare una Carta UE per l’energia eolica al fine di migliorare le condizioni che consentono al settore eolico europeo di rimanere competitivo.

Leggi qui il Piano d’azione per l’Eolico