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Parlamento Ue, sì a 6 mld per la ricerca eco-energetica

Soddisfatta l’EWEA: il Comitato ITRE ha, per la prima volta, dedicato una specifica linea di bilancio all'energia eolica

(Rinnovabili.it) – Il Comitato europarlamentare per l’Energia e la Ricerca (ITRE) non ha dubbi.  Le rinnovabili e l’efficienza energetica devono essere sostenuti fin dalle fondamenta. Ecco perché gli deputati UE hanno votato in questi giorni a favore di sei nuovi progetti di direttiva per Horizon 2020, il programma dell’Unione per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione, scegliendo di destinare tre quarti del prossimo bilancio 2014-2020 su green energy, smart grid e sistemi di storage. Una decisione che, insieme al 15% di bilancio destinato al Programma Europeo per l’Energia Intelligente, fa prospettare un futuro roseo per il comparto delle eco energie europee.

 

Questo programma è un’opportunità per l’Europa di investire nel proprio futuro e per aiutarci ad uscire dalla crisi”, ha commentato a margine della votazione il presidente del Comitato industria, Amalia Sartori (PPE, IT), “Orizzonte 2020 mira a fare dell’Unione europea un’economia e una società, basata sulla conoscenza e sull’innovazione, leader a livello mondiale. Il bilancio dovrebbe rispecchiare questo ambizioso obiettivo e ciò dovrebbe essere chiaramente visibile in un aumento considerevole del finanziamento nella ricerca e nell’innovazione rispetto al 2013”, ha aggiunto la relatrice Teresa Riera Madurell. La notizia è stata accolta con soddisfazione dall’Ewea, l’associazione europea dell’energia del vento, che ha sottolineato come il Comitato ITRE abbia, per la prima volta, dedicato una specifica linea di bilancio all’energia eolica.

 

“I deputati – ha commentato Vilma Radvilaitė dell’Ewea – hanno capito come l’energia eolica e le altre fonti rinnovabili siano cruciali per la crescita economica, la leadership tecnologica e la lotta ai cambiamenti climatici dell’UE, e che un consistente finanziamento al settore R & S sia essenziale per accrescere il loro sviluppo, in linea con priorità energetico climatiche comunitarie”.