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Semaforo verde per il parco eolico off-shore più grande al mondo

Con le sue 400 turbine eoliche e una potenza totale di 2,4 GW a regime sarà un impianto da record, ma il consorzio di investitori potrebbe tentennare

Semaforo verde per il parco eolico off-shore più grande al mondo

 

(Rinnovabili.it) – Via libera dal Governo britannico al piano di progettazione di Dogger Bank Creyke Beck, quello che a regime sarà il più grande parco eolico off-shore mai progettato al mondo. L’immensa istallazione, fino a 400 turbine eoliche per una potenza totale di 2,4 GW, sorgerà a 80 miglia dalla costa dello Yorkshire, coprendo circa 430 km quadrati. Dimensioni enormi, (la centrale a regime doppierà l’attuale wind farm più grande della nazione) per una potenza davvero invidiabile, in grado di soddisfare le esigenze elettriche del 2,5% dei britannici. Il fondale poco profondo della zona scelta, solo circa 30 metri di profondità, dovrebbe rendere più facile realizzare le fondamenta e costruire direttamente in loco le immense turbine.

 

 

Il progetto richiederà un investimento trai i sei e gli otto miliardi di sterline, ma in cambio assicurerà un forte impulso all’occupazione nazionale: secondo le stime di Londra i lavori per il parco eolico off-shore potrebbero sostenere 900 posti di lavoro a Yorkshire e Humberside. E anche se il Regno Unito non produce grandi turbine eoliche, il Dipartimento dell’Energia britannico fa sapere che la metà della spesa connessa alla costruzione e gestione di un parco eolico sarà effettuata comprando servizi e prodotti  Made in UK.

Valorizzare al massimo la produzione energetica propria della Gran Bretagna significa creare posti di lavoro, riducendo la nostra dipendenza dalle importazioni estere”, ha commentato Ed Davey, il segretario britannico per l’Energia. La messa a dimora delle prime turbine potrebbe però ancora essere lontana. Il consorzio Forewind, a cui spetta la realizzazione del progetto, deve ancora prendere una decisione finale sull’investimento. Finora le aziende partecipanti hanno già speso 60 milioni di sterline solo per eseguire indagini ed ispezioni della zona. Il consorzio comprende la Scottish and Southern Energy, la tedesca RWE, e la norvegese Statoil e Statkraft.

 

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