Parchi eolici offshore e biodiversità oceanica, un’alleanza possibile
(Rinnovabili.it) – I parchi eolici offshore potrebbero presto dare una mano anche alla tutela del patrimonio naturale. Sull’obiettivo stanno collaborando Ørsted, multinazionale danese che produce energia elettrica, e ARK Nature, organizzazione ambientalista con sede nei Paesi Bassi. Le due realtà hanno recentemente firmato un accordo di parternship per testare le potenzialità dell’eolico nel ripristino della biodiversità marina. Un sistema finalizzato non solo alla coesistenza ma a vantaggi sensibili nella protezione del patrimonio biologico.
La collaborazione prenderà il via nel Mare del Nord, dove Ørsted e ARK stanno allestendo un Marine FieldLab dedicato alla “rinaturalizzazione” dell’ambiente marino. Il focus? Le barriere di molluschi. I reef formati da organismi viventi come ostriche e cozze fungono da base per un ecosistema marino sano, spiega l’azienda energetica. Forniscono cibo, riparo e terreno fertile per altre specie, oltre a migliorare la qualità dell’acqua e sono fondamentali per il recupero ambientale.Tuttavia ad oggi sono rimasti pochissimi appigli per questi animali nel Mare del Nord.
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Il primo passo consisterà nel trovare il luogo più adatto a livello ecologico, e da lì mettere a punto un modo per coinvolgere le basi delle turbine nel ripristino delle barriere, studiandone da vicino gli impatti. Una volta che l’approccio sarà sufficientemente testato, potrebbe essere applicato su scala più ampia in tutto il mondo.
“Quando si tratta di affrontare la crisi climatica e la perdita di biodiversità, abbiamo davvero bisogno di velocità”, commenta Rasmus Errboe, a capo della sezione europea continentale di Ørsted. “Abbiamo bisogno di un’azione urgente, ma quella velocità non deve andare a scapito della natura”.
“ARK Nature e Ørsted perseguono in definitiva lo stesso obiettivo: oceani sani e autosufficienti”, ha aggiunto Jos Rademakers, CEO di ARK Nature. “Miriamo a ripristinare i processi naturali vitali e contribuire alla creazione di parchi eolici offshore che abbiano un impatto complessivamente positivo sulla natura e sull’umanità”.
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