(Rinnovabili.it) – E’ stato finalmente messo in funzione il più grande parco eolico offshore del mondo. La wind farm Walney, al largo delle coste della Cumbria, nel nord-ovest dell’Inghilterra, ha messo in linea tutte e 102 le turbine eoliche che la compongono. Grande festa quindi per l’eolico britannico che segna un altro importante traguardo, raggiunto grazie al completamento di un parco eolico messo in funzione dopo che sono stati portati a termine i lavori del Walney 1 e del Walney 2 per una capcità totale istallata di 367 MW che serviranno a soddisfare il fabbisogno enenrgetico di 320 mila abitazioni.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra il gigante danese DONG Energy e la britannica SEE segna uno dei momenti più importanti nella storia delle rinnovabili Uk. “DONG Energy è lieta che il nostro progetto da record sia ora pienamente operativo, in grado di fornire energia pulita sfruttando le abbondanti risorse eoliche del Regno Unito e immettendole direttamente in rete”, ha dichiarato Benj Sykes, direttore delle operazioni per l’energia eolica della DONG Energy nel Regno Unito. “Walney è il primo progetto nel Regno Unito ad essere sostenuto da investitori istituzionali già prima che fosse costruito -. Una fiducia giustificata dalla velocità e dall’efficienza della costruzione. Questo dimostra il nostro impegno per lo sviluppo dell’eolico offshore nel Regno Unito e per la riduzione dei costi.” DONG Energy ha inoltre riferito che la fase 2 del progetto Walney è stata completata in tempo record per un parco eolico off-shore, con tutte le turbine ed i cavi installati in soli cinque mesi e 13 giorni. Jim Smith, amministratore delegato SSE per il settore energie rinnovabili, ha dichiarato che il progetto era “un grande esempio di quanto l’eolico offshore si è sviluppato come industria in un tempo relativamente breve”.
Tuttavia, hanno dichiarato entrambe le società, il primato dell’impianto Walney come maggiore del pianeta è destinato a durare per poco visto che sono in costruzione le centrali di Duddon Sands (388 MW di potenza) e il London Array (630 MW).