(Rinnovabili.it) – L’idillio tra il Vecchio Continente e l’energia del vento continua. Nei primi sei mesi del 2012 sono state allacciate alla rete europea 132 nuove turbine eoliche off-shore, per un totale di oltre 523 MW di capacità. Si tratta di un aumento del 50% rispetto allo stesso periodo nel 2011, dato che sconfessa la profonda crisi economica e finanziaria con cui la Ue, e non solo, sta facendo i conti.
“L’energia eolica offshore crea posti di lavoro in Europa, riduce i costi delle importazioni di combustibili, ed evita i costi ambientali e sanitari che si avrebbero con le operazioni di estrazione, trasporto e combustione dei carburanti fossili”, ha dichiarato Christian Kjaer, Chief Executive Officer della European Wind Energy Association (EWEA). “Inoltre sta attirando un numero sempre maggiore di investitori, compresi i fondi pensione e altri investitori istituzionali e aziendali, ma sarebbe bello vedere più attività in Europa meridionale, dove posti di lavoro, investimenti e crescita ne hanno un disperato bisogno”. Il 2012, secondo Kjaer, potrebbe rivelarsi il miglior anno di sempre per l’energia eolica marina con l’aggiunta a largo delle coste europee altre 160 turbine, per un totale di 647,4 MW.