L'innovativo design realizzato dall'azienda norvegese mira a portare gli aerogeneratori ad asse verticale a largo delle coste
Nuove turbine eoliche offshore contro-rotanti, l’innovazione made in Norway
(Rinnovabili.it) – Esteticamente ricordano una sorta di alberi minimalisti in grado di galleggiare sull’acqua, inclinati dal vento come barche a vele. Si tratta delle nuove turbine eoliche offshore disegnate da World Wide Wind, startup norvegese che progetta aerogeneratori ad asse verticale o VAWT per usare l’acronimo inglese. Rispetto alle più tradizionali turbine ad asse orizzontale che popolano l’immaginario comune sull’eolico, le VAWT si trovano ancora in una nicchia di mercato. Eppure possiedono dei vantaggi tecnici non indifferenti, a cominciare dalla possibilità di sfruttare qualsiasi direzione del vento senza doversi orientare di continuo.
In queste macchine l’albero del rotore principale è posizionato trasversalmente al vento mentre i componenti principali si trovano alla base della turbina, il che rende la sostituzione e la manutenzione delle parti più semplice ed efficiente. Ovviamente esistono anche dei contro. Ad esempio, le VAWT possono soffrire di stallo dinamico delle pale a causa della velocità di variazione dell’angolo di attacco.
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Il sogno di riuscire a portare questi aerogeneratori sul mare, attraverso nuovi design e materiali, non si è mai esaurito. E il lavoro di World Wide Wind potrebbe costituire un valido approccio. L’azienda ha disegnato delle nuove turbine eoliche offshore dotate di due set di pale, sintonizzate per ruotare in senso opposto. Quelle in alto sono fissate all’albero interno che corre al centro della macchina, collegandosi allo statore; quelle inferiori sono montate invece direttamente sull’esterno della torre e fissate al rotore.
La startup ha posizionato il generatore (rotore +statore) alla base, sott’acqua, al fine di fornire all’impianto un contrappeso stabilizzante. E permettere così all’aerogeneratore di galleggiare. Secondo quanto riportato sul sito di World Wide Wind, la traiettoria tridimensionale delle pale (il sistema spazza un’area conica) aiuterebbe a ridurre la turbolenza di scia che si forma alle spalle di ogni unità. In questo modo si potrebbe ridurre del 50% la distanza tra le singole turbine, aumentando di quattro volte il loro numero nell’area rispetto agli impianti ad asse orizzontale.
Non solo. Le nuove turbine eoliche offshore si inclinerebbero in maniera naturale con il vento, aumentando la capacità di resistere alle forti raffiche o alle vibrazioni dannose. Ma per capire quali siano le prospettive di questo design bisognerà aspettare. Secondo quanto riportato dall’azienda alla rivista Recharge, la startup sta realizzando in questi giorni il primo prototipo, con l’obiettivo di avere un modello da 3 MW, operativo e funzionante, entro il 2026. Per poi passare ad una taglia maxi da 40 MW entro il 2029.