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MuteSkin®, la “pantofola” che rende le turbine eoliche più silenziose

Dal Dipartimento di energia eolica della TU Delft una soluzione che può essere fatta "indossare" alle pale per ridurre il rumore del bordo d’uscita 

turbine eoliche più silenziose
Foto di Luca Bravo su Unsplash

Un silenziare da applicare alle pale eoliche

Rendere le turbine eoliche più silenziose per migliorare l’integrazione di questa tecnologia con il territorio. Questo uno degli obiettivi che ha animato una nuova ricerca condotta dall’università olandese TU Delft. Qui nel 2017 il ricercatore Daniele Ragni con alcuni colleghi ha avviato IPER-MAN, progetto dedicato alla ricerca di nuove soluzioni per la riduzione del rumore degli aerei e degli aerogeneratori. A circa sette anni di distanza i risultati dell’iniziativa sono pronti a divenire una realtà commerciale.  Un gruppo di esperti e imprenditori ha deciso, infatti, di fondare un’azienda per applicare l’innovativo”silenziatore” alle wind farm esistenti.

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Il rumore delle turbine eoliche

Con la crescita degli impianti eolici diversi studi hanno indagato il potenziale di inquinamento acustico degli aerogeneratori, per capire se e in quale misure questa tecnologia incidesse con la qualità della vita. Ma di cosa parliamo quando trattiamo di “rumore eolico”? Il funzionamento delle turbine può creare diversi tipi di suoni, dal ronzio meccanico prodotto dal generatore e al rumore “sibilante” generato dalle pale che si muovono nell’aria, chiamato in gergo rumore del bordo d’uscita.

Come spiega il DoE statunitense, in media gli aerogeneratori di grandi dimensioni producono suoni che rientrano nell’intervallo di 35-45 dB se ascoltati da 300 metri (la distanza minima a cui viene generalmente posizionata una turbina eolica rispetto a una casa o un edificio). Valore che si riduce sotto i 6 decibel in caso di impianti di piccole dimensioni. “Ciò significa che non sono più rumorosi di un tipico frigorifero (50 dB) e creano un inquinamento acustico molto inferiore rispetto al traffico automobilistico medio cittadino (70 dB)“.

Ma poiché la percezione del rumore è fortemente influenzata oltre che da fattori personali, anche dalle condizioni climatiche, dalla topografia del sito e alla presenza di altri elementi esterni (ad esempio altre fonti sonore), esistono precisi standard e linee guida che aiutano a limitare il più possibile eventuali impatti acustici sulla comunità locale.

Verso turbine eoliche più silenziose

Il progetto IPER-MAN è partito da qui e più precisamente dal rumore bordo d’uscita. Le più moderne strategie di mitigazione del suono comportano una modifica sostanziale della geometria alare, spesso con l’installazione “a posteriori” di dispositivi aggiuntivi, che restringono la gamma delle condizioni operative. La ricerca olandese, invece, ha creato un nuovo materiale permeabile flusso-poroso in grado di smorzare il rumore frusciante delle pale. Quindi la società MuTech ha preso l’innovazione per migliorarla tecnicamente e renderla più fattibile dal punto di vista commerciale. Il risultato è MuteSkin®, descritta dagli stessi creatori come una sorta di “pattina intelligente” che può essere indossata dalla turbine.

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“Nel primo prototipo, il materiale permeabile sostituiva gran parte della parte posteriore della lama”, spiega Friso Hartog, uno dei fondatori di MuTech. “Dopo alcune modifiche, abbiamo ottenuto una specie di pantofola che può essere fissata su un lato dietro la lama. Il vantaggio di un tale componente aggiuntivo è che può essere installato facilmente  durante la produzione in fabbrica, ma anche applicato ad aerogeneratori esistenti”. 

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