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Aeromine, il minieolico domestico “senza pale”

minieolico domestico
Aeromine Wind-Harvesting Unit. Credits: Aeromine

Il primo minieolico domestico apparentemente immobile

(Rinnovabili.it) – Si presenta come un’alternativa ai più tradizionali e conosciuti pannelli solari sul tetto, ma promette di generare una quantità maggiore di energia con uno spazio minore. Parliamo del minieolico domestico “senza pale” realizzato dalla texana Aeromine Technologies. L’azienda ha presentato in questi giorni la sua tecnologia brevettata per la cattura del vento, soluzione convalidata attraverso una ricerca congiunta con i Sandia National Laboratories e la Texas Tech University. 

Di cosa si tratta? All’apparenza di un grande cilindro immobile dotato di ali laterali. A differenza delle tradizionali turbine ad asse orizzontale o verticale, il minieolico domestico di Aeromine non possiede pale. Perlomeno non in vista. Il design sfrutta profili alari simili a quelli delle auto da corsa per generare forze aerodinamiche che amplificano il flusso d’aria catturato. In altre parole quando il vento colpisce i profili alari, viene letteralmente “aspirato” in maniera passiva verso il fondo dell’unità. Qui nascosta alla vista, si trova la vera e propria turbina a cui spetta il compito di produrre elettricità.

La società attraverso una nota stampa fa sapere che il suo minieolico domestico è silenzioso, facile da installare e resistente a qualsiasi condizione atmosferica. E che una serie di aziende, tra cui la BASF Corporation, lo stanno già testando. “I sistemi possono essere costituiti da 20-40 unità installate sul bordo di un edificio rivolti verso la direzione predominante del vento”, si legge nel comunicato. “Progettata per funzionare perfettamente con il sistema elettrico esistente dell’immobile, la combinazione della soluzione eolica di Aeromine con il fotovoltaico sul tetto può generare fino al 100 percento del fabbisogno energetico in loco, riducendo al minimo la necessità di accumulo di energia”.

Minieolico sul tetto, quando conviene

L’azienda non fornisce molti dettagli, come la potenza unitaria o i costi. Da un documento, pubblicato sul sito del Dipartimento dell’energia statunitense dagli scienziati che hanno convalidato la tecnologia, sappiamo che il dispositivo raggiunge un’efficienza meccanica di circa 1/3 del limite di Betz.

Quello che è certo è che il minieolico domestico continua a vivere del grande interesse dei consumatori. Interesse che sta crescendo in un momento energicamente delicato come quello attuale dove le bollette di luce e gas, soprattutto in Europa, hanno generato una vera crisi dei prezzi. Potrebbero soluzioni come queste alleggerire la spesa energetica delle famiglie? Molto dipende dalla tecnologia, ma un ruolo di primo piano lo gioca anche il posizionamento.

In generale il mini e il micro eolico, pur funzionando a velocità del vento più basse rispetto ai grandi aerogeneratori industriali, hanno comunque bisogno di una velocità minima di avvio. È quindi di fondamentale importanza ragionare bene sul sito di installazione (località, altezza del palazzo, ecc.) prima di prendere in considerazioni un simile impianto. Un aiuto arriva da due strumenti: il Global Wind Atlas di IRENA che fornisce dati accurati sulle risorse eoliche a livello mondiale, in maniera facile,gratuita e con una precisione al km; e l’Atlante Eolico, la banca dati anemologica italiana del GSE che fornisce dati a 25 m, a 50 m, a 75 m ed a 100 m sul livello del terreno.

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