(Rinnovabili.it) – Fino ad oggi è stata prodotta una vasta letteratura scientifica (e non) sull’impatto dei grandi impianti eolici su ambiente e avifauna. Ancora poco si conosce invece in merito al micro eolico, aerogeneratori dalle dimensioni più contenute con potenze solitamente non superiori ai 5 kW e legati quasi elusivamente a scenari di auto-produzione. Per quelle che sembrerebbero le soluzioni più eco-friendly in tema di sfruttamento dell’energia del vento, esiste però un neo non trascurabile. A rivelarlo sono gli studiosi dell’Università di Stirling che in una ricerca pubblicata sulla rivista americana PLoS ONE indicano che le turbine di piccole dimensioni possono danneggiare i pipistrelli fino a dimezzarne il numero nelle loro immediate vicinanze.
Primo studio del suo genere, il lavoro ha indagato l’impatto dei micro aerogeneratori sulle attività della fauna selvatica con l’obiettivo di migliorare la pianificazione e l’istallazione di tali impianti. I risultati hanno rivelato che, mentre l’attività degli uccelli non appare influenzata significativamente, il numero dei pipistrelli risulta del 54% inferiore in prossimità di turbine operative rispetto alle zone dove l’impianto non è in funzione. Anche se questo effetto diminuisce all’aumentare della distanza dalle turbine (la distanza ideale è non inferiore ai 20 metri), i risultati sottolineano che questa perdita di habitat può avere conseguenze pericolose se nelle vicinanze non vi è la possibilità di un ambiente alternativo.